Marzo (Monte) da Piamprato, anello per i Colli di Monte Marzo e delle Oche

Marzo (Monte) da Piamprato, anello per i Colli di Monte Marzo e delle Oche
La gita
giuliof
5 08/07/2008

Finalmente una bella giornata limpida senza le solite nuvole che salgono dalla pianura, leggermente ventilata : condizione ideale per salire “il cervino della valchiusella”. Alcuni puristi sostengono sia più dignitoso salirlo dalla stessa Valchiusella ma da Pianprato è più comodo per il possibile giro ad anello. Salito alla bocchetta delle oche in mattinata, aria ancora frizzante, incontrato lungo il sentiero un fotografo professionista di Pont appostato che aspettava una specie rara di farfalla … unica persona vista durante la gita. Squisito l’arrivo alla bocchetta delle oche col colpo d’occhio sulla Valchiusella fino al lago di Viverone. Erba alta ma sentiero ben evidente nonostante i segni b/r non recenti. Breve pausa alla bocchetta mentre penso che mancano ormai poco più di 300 metri alla cima … si ma dove sta la cima ? Ero ignaro delle difficoltà che avrei incontrato da li a poco … forte ancora della relativamente facile ascesa sul testa grigia di pochi giorni fa. Inizio quindi a salire come indicato dalle relazioni per pendii erbosi e cenge che diventano Sempre piu’ ripidi fino ad arrivare alla cresta, praticamente sopra la bocchetta circa. Mi rendo subito conto che devo aggirare un po’ di roba che non mi sento di affrontare direttamente. A forza di aggirare mi trovo a salire con un’angolazione di 100 gradi rispetto alla cresta, in pratica mentre salgo ho alle mie spalle il Monte Rosa e in basso il colletto del monte Marzo. Ci arrivo attraversando un elementare canalone roccioso con blocchi e lastroni che permette di risalire una cresta secondaria rivolta verso la valchiusella, da qui ci sono due cenge erbose ripide che puntano verso la cima evitando le rocce lisce, dopo aver provato quella di sinistra risalgo quella di destra finchè trovo una canalina rocciosa, che se pur molto ripida, mi offre molti appigli ed una certa protezione ed appoggio per alcune decine di metri ed arrivo finalmente in cima. Bel panorama sull’arco alpino. Rosa e Cervino sembrano a portata di mano nonostante la distanza. Discesa verso il lago Morto seguendo prima i segni b/r e poi strisce arancioni e numerosi ometti. Arrivato al lago morto mi rendo conto che senza segni ed ometti sarebbe un bel problema scendere da questa montagna, perdere il sentiero in caso di nebbia potrebbe rivelarsi un incubo per la presenza dei salti rocciosi su buona parte della circonferenza del lago. Suggestive le gole dell’emissario verso valle. E’ stata dura ma gliel’ abbiamo fatta !

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