In mattinata velature abbastanza spesse con visibilità compromessa verso la catena di confine, poi bel sole nelle ore centrali. Sentiero 3a con qualche chiazza di neve fino al colle, la corda in uscita è l’unico tratto in cui dà una mano, i restanti tratti sono utili per la sicurezza. Oltre il colle breve tratto a NO innevato poi nella discesa e risalita lato E un breve tratto di neve pestata e rigelata da prestare attenzione. Tracce in cresta per la discesa dall’altro lato ed il rifugio della Barma, il 2d invece non era tracciato e il bivio con neve non è così evidente. I bolli gialli non sono facilmente visibili, innevamento abbastanza omogeneo con 20 cm in media sul versante ovest. Neve per lo più morbida ma che tende a mascherare fenditure nella roccia o vuoti dovuti alla vegetazione. Il ripido versante si scende abbastanza bene, raggiunta una crestina i bolli sembrano percorrerla, invece la si aggira sulla destra seguendo delle cenge e successivamente delle roccette esposte di nuovo sulla cresta. A questo punto però ci si porta sul soleggiato lato sud e finalmente il sentiero è libero e si divalla velocemente verso il pianoro con l’alpeggio. Non troppo divertente il 2d con sto tipo di innevamento, sarà migliore con neve più consistente e traccia fatta. Meglio in ramponi comunque. Dei due citati abbiamo trovato solo un tratto di corda fissa, quello lato sud, su un traverso, e comunque non essenziale. Salut