Salita e scesa come da itinerario. Segnaletica non abbondante ma presente dove serve. Sul sentiero 3A si incontrano diversi tratti attrezzati a canaponi, alcuni di essi sono sganciati dalla roccia in qualche punto, la tenuta comunque non sembra compromessa. L’unico tratto di catena sul 2D è adesso correttamente fissato. Percorso non difficile ma neppure banale, reso insidioso dall’umidità. Data l’esposizione sono molte le zone che non prendono sole per tutto il giorno, è normale aspettarsi erba e rocce bagnate, almeno in questo periodo dell’anno. Necessaria quindi un po’ di attenzione nei tratti esposti di cresta e nella parte iniziale della discesa appena oltre la pietraia, data la ripidità.
Seconda volta sul Mars, oggi dal versante valdostano che personalmente ho preferito alla salita da Oropa per lo scomodo D23. Vetta tutta per me, incontrato soltanto un cacciatore sulla strada del ritorno. Panorami molto estesi, in particolare sulla VdA, un po’ di nebbia confinata al Biellese. Giornata decisamente calda e senza vento.