Marmolada, Punta Penia Via Ferrata Cresta Ovest, traversata Ghiacciaio di Vernel

Marmolada, Punta Penia Via Ferrata Cresta Ovest, traversata Ghiacciaio di Vernel
La gita
ste_6962
5 22/07/2017

Un piacevole ritorno alla Marmolada 16 anni dopo, e devo dire che è cambiata parecchio, con un notevole ritiro dei ghiacciai del Vernel e della Marmolada, quasi irriconoscibile direi! Non sembra nemmeno la stessa montagna che avevo ammirato anni fa! Siamo saliti con la cabinovia dal Lago della Fedaia, a parte 3 del nostro gruppo al Pian dei Fiacconi, dove abbiamo pernottato. Oggi il meteo era abbastanza incerto, con tanto di temporale e grandinata. Buona l’accoglienza, il trattamento e la sistemazione al rifugio. Al mattino del 22, quando ci siamo alzati cielo coperto e pioggia, fatta colazione rimaniamo in fiduciosa attesa, confidando nelle previsioni meteo che davano bel tempo in mattinata e poi accettabile fino al pomeriggio. Partiamo verso le 8.00, quando ha cessato di piovere e finalmente con alcune schiarite. La prima parte del percorso è su sentiero con alcuni saliscendi, tra ghiaioni e roccette, fino ad aggirare uno sperone roccioso, e poi si risale decisamente verso la testata del vallone, dove si vede quello che rimane del piccolo Ghiacciaio del Vernel. I sentiero 606 è sempre ottimamente segnalato, e non ci sono problemi a seguirlo, nemmeno con nebbia o visibilità ridotta. Arrivati all’inizio del ghiacciaio, che è parzialmente coperto da detriti nel suo tratto iniziale, poi ghiaccio nero, ma ancora passabile con piccozza e ramponi, ma occorre “colpire” bene con i ramponi, avere fiducia e camminare decisi. Con temperature così elevate questo tratto è destinato a peggiorare anche a breve, per cui occhio, e non dimenticate a casa picca e ramponi, altrimenti non passate! Traversato il piccolo ghiacciaio, ci siamo portati sotto la paretina rocciosa dove hanno inizio i cavi metallici della ferrata. Nel primo tratto si risale una rampa ripida con alcuni passaggi per niente banali e con la roccia bagnata, che senza cavo risulterebbero ostici e delicati. Arrivati alla Forcella Marmolada un altro passaggio insidioso con una placca verticale tutta bagnata e liscia, anche qui pioli e cavo provvidenziali!. Poi segue una lunga placconata con pioli, alcuni passaggi verticali e un bel tratto in cresta prima di arrivare alla cresta sommitale dove termina la ferrata. Dalla Forcella Marmolada fino alla cima, tolta la placca iniziale roccia pulita e asciutta, la parte finale della cresta è totalmente sgombra di neve. Picca e ramponi sono necessari solamente per superare il ghiacciaio del Vernel, mentre tutta la ferrata e la parte finale sono sgombre da neve. La via ferrata è di media difficoltà, con alcuni passaggi impegnativi e divertenti, sicuramente consigliabile agli amanti di itinerari di questo genere. Arrivati tutti in cima, ci siamo goduti per oltre 1 ora la cima. Oltre a noi saranno salite più di 50 persone considerando il meteo non ottimale non erano poche! Ma la Marmolada è una di quelle montagne che è e sarà sempre molto frequentate! Chi si accosta a questa grande montagna è consapevole che sarà in numerosa compagnia! In discesa ci siamo divisi in due gruppi, dato che il ghiacciaio della Marmolada non è in condizioni ottimali (quasi tutto in ghiaccio, diversi crepacci da superare e molti tratti di ghiaccio vivo), Fabiano e Paolo sono scesi per il ghiacciaio compiendo così la traversata di questa grande montagna, mentre il sottoscritto ed il resto della compagnia sono scesi lungo la ferrata e seguendo a ritroso l’itinerario di salita dalla Forcella Marmolada al rifugio. Nonostante il cielo nuvoloso e la mancanza di panorami dalla cima è stata ugualmente una salita di piena soddisfazione, ne valeva decisamente la pena, la Marmolada ripaga sempre della scelta fatta! Noi siamo saliti in circa 4 ore dal rifugio alla cima, e altrettante ore per la discesa. Con le pause lungo il percorso, tra salita e discesa sono ballate 9 ore! Paolo e Fabiano sono scesi bene lungo il ghiacciaio, anche se alcuni tratti erano insidiosi per il ghiaccio vivo e hanno richiesto attenzione per evitare problemi.

Gita Sociale del CAI Ligure Genova, organizzata dal sottoscritto e da Fabiano, con 7 partecipanti : Davide, Giorgio T., Alessandro T., Elena, Giorgio I., Jagoda, Paolo. Grande gruppo e ottima compagnia. Tutti arrivati in cima e molto soddisfatti della salita fatta! E’ una di quelle gite da ricordare senza alcun dubbio, anche se il meteo poteva essere migliore e non siamo riusciti a vedere niente dalla cima, ma anche senza panorama oggi, da come era messa inizialmente (pioggia e temporale) non possiamo proprio lamentarci, va bene lo stesso!

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