Marmolada, Punta Penia Via Ferrata Cresta Ovest, traversata Ghiacciaio di Vernel

Marmolada, Punta Penia Via Ferrata Cresta Ovest, traversata Ghiacciaio di Vernel
La gita
ste_6962
5 17/07/2000

Da qualche anno la “Regina delle Dolomiti” era nella mia lista, e avevo proprio tanta voglia di vederla da vicino e di salirla! Così, proposta la gita a 2 amici che hanno prontamente accettato con entusiasmo, ci siamo presi un giorno di ferie a cavallo del weekend e siamo partiti, per noi genovesi 3 giorni sono una scelta obbligata per evitare di dover fare tutto di corsa, e a me la fretta e la frenesia non sono mai piaciute. Arrivati il 16 luglio con la seggiovia al Rifugio Pian dei Fiacconi, davvero un rifugio accogliente e confortevole. Ottima la sistemazione ed il trattamento ricevuto. Oltre a noi, solo una decina di persone presenti, davvero godibile il nostro mini-soggiorno! il 17 luglio siamo partiti per le 7.00 dal Rifugio, con meteo parzialmente nuvoloso, la prima parte si passa sotto il ghiacciaio, qualche tratto di pietrame e poi un tratto di facile ghiacciaio (ma con neve recente caduta nei giorni precedenti) ci ha portati alla Forcella Marmolada, dove ha inizio la ferrata della cresta Ovest. Guardando in alto e verso la vetta abbiamo intuito che se volevamo arrivare in cima avremmo dovuto salire la ferrata con i ramponi ai piedi…ed in condizioni invernali (come vedrete anche dalle foto inserite!). Già nel tratto iniziale era presente la neve, quasi ovunque verglass e un primo strato di ghiaccio….mi sono chiesto se eravamo in pieno inverno invece che a luglio inoltrato! La ferrata, in queste condizioni è diventata piuttosto impegnativa, e con diversi tratti delicati da salire con grande attenzione. Neve fresca e ghiaccio che richiedevano determinazione e “muso buono” per proseguire e voler arrivare in cima. A metà ferrata, i miei due soci (Giulia e Gianni) non se la sentivano di proseguire, e a malincuore hanno deciso di tornare indietro. Io, pur essendo consapevole che le condizioni non erano certo ideali, ero troppo motivato e determinato….e ho scelto di proseguire da solo. La parte alta della ferrata era sempre abbastanza delicata (qualche passaggio ostico con il ghiaccio, ma il cavo e i pioli sono stati di grande aiuto!), ma con un pò di attenzione si passava senza troppi problemi. Nella parte su ghiacciaio prima di arrivare all’ampia vetta mi sono battuto la traccia ma fortunatamente era presente poca neve. In cima mi sono trattenuto quasi 1 ora, peccato che il cielo nuvoloso riduceva quasi del tutto il panorama e sono riuscito a vedere solo la vicina Punta Rocca. Oggi in vetta sono arrivati circa 40 persone dalla via normale del ghiacciaio. Per la discesa lungo la via normale mi sono aggregato due alpinisti bresciani (Mario e Giovanni). La prima parte della discesa aveva una buona traccia, poi la paretina era in condizioni di misto, noi siamo scesi di conserva facendo attenzione in alcuni tratti abbastanza esposti. La discesa lungo il ghiacciaio è stata facile, ma un pò insidiosa per via di alcuni crepacci coperti da uno strato di circa 20 cm di neve fresca. Nelle condizioni da me incontrate è un itinerario valutabile PD. Grande gita e piena soddisfazione anche se il meteo molto variabile e a tratti incerto mi ha negato la gioia dei panorami dalla cima. Ma per oggi va bene lo stesso, essere salito e sceso dalla “Regina delle Dolomiti” in condizioni invernali mi ha ripagato alla grande della scelta di essere stato qui e non aver rinunciato a salire!

Un weekend lungo di grande soddisfazione (almeno per me!) Peccato non aver condiviso la seconda parte della salita, la vetta e la traversata con Giulia e Gianni del CAI Ule Genova. Un saluto ed un ringraziamento a Mario e Giovanni del CAI Brescia per l’ottima compagnia durante la discesa. Tornato a casa felice della “mia” Marmolada!

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