Inedita trasferta sull’Appennino parmense, visto il brutto tempo previsto altrove per il week-end. La salita fino al Monte Fosco non è niente di eccezionale, si prende quota soprattutto nel bosco. Da lì in poi il sentiero sul crinale si fa molto panoramico ed esposto ai venti. Tutti i sentieri sono ben indicati; per colpa nostra, scendendo dall’Orsaro all’omonima bocchetta, abbiamo percorso un tratto in disarrampicata lungo un tratto roccioso, avendo perso di vista il sentiero che in realtà lo aggira in discesa sulla destra, raggiungendo poi la bocchetta in salita: potrebbe essere considerata una variante più “adrenalinica”, viste comunque le labili tracce presenti (anche se per me, con la bambina in spalla, non è stato molto divertente!).
Giornata piuttosto fresca e molto variabile, dalla Sella del Braiola decido di salire solo io sul Marmagna, nonostante il forte vento e le nuvole persistenti che avvolgono la cima. Panorama difatti limitato, ampio invece dall’Orsaro dove la visibilità è rimasta ottima. Splendide fioriture un po’ dappertutto e tipico ambiente appenninico dai dolci e verdi declivi. Bello il Lago Santo, merita una sosta.
Con Chicca e la piccola Martina, che ha fatto tutto il tempo ad osservare stupita e sorridente l’erba e le foglie degli alberi mossi dal vento.