Fino a L4 la via è molto piacevole e non presenta difficoltà eccessivamente sostenute. Molto belle L2 e L3, con tratti di roccia e ghiaccio molto divertenti. Poi da L5 fino in vetta la via cambia marcia, il ghiaccio viene sostituito da neve inconsistente che incrosta le zone di roccia abbattuta ed i canali, assenza o quasi di ghiaccio. L5 il traverso è psycho su neve appiccicata. L6 parte facile poi da la sveglia sui vari diedri che sono molto delicati (ma discretamente proteggibili). A L7 la via sembra finita perchè si scorge l’uscita e “sembra lì” ma bisogna ancora battagliare una off-width ed un ribaltamento ostico su cannalures. La sosta dell’ultimo tiro va cercata sgombrando dalla neve i massi sulla vetta…per pochi metri con le corde da 60 non si arriva sulla croce di vetta (non provateci nemmeno, non si arriva a meno che non siate con una intera da 70).
Discesa dal canale dei genovesi, sul bordo del canale presente fix con anello per una calata in doppia che è consigliata per superare il risalto finale.
Partiti alle 6:30 dall’auto e ritornati alle 19:30, un bel giro oggi.
Materiale usato: quello in descrizione, utilissimo BD4.
Prima di tutto vanno fatti i complimenti all’apritore che in autoassicurazione ha aperto i tiri superiori che sono difficili ed impegnativi.
Un caro saluto ai copagni di cordata Luca e Ricu , una delle giornata più corte dell’anno e molto freddo. Gran sucata. Alè.