Saliti al rifugio il giorno prima, un’ora di pioggia fino al Valasco. Ottima cioccolata calda e divini i due tortini pera e cioccolato del Valasco. Il giorno successivo abbiamo salito la Testa di Margiola dopo aver tentato un approccio al canale NO del Caire di Prefouns, purtroppo senza successo per via della neve dura come il marmo. Erano le 7.30 e il rigelo è stato ben maggiore del previsto! Con una piccozza sola e un’insufficiente dotazione di chiodi da ghiaccio era un po’ azzardato salire, vista anche la scarsa esperienza su ghiaccio ripido di uno dei due soci. Socio che ha rinunciato tout court, mentre sono riuscito a convincere l’altro a raggiungere in traversata (un po’ delicata per la durezza della neve, remponi e piccozza praticamente non scalfivano la neve) il colle Margiola. da lì abbiamo seguito il filo, con divertenti passaggi di arrampicata, finché un masso grosso come una poltrona non mi è rimasto in mano e allora abbiamo pensato che si poteva anche proseguire lungo la facile e sicura cengia sul lato francese. Raggiunta senza difficoltà la vetta, siamo tornati sui nostri passi e abbiamo ritrovato il nostro paziente amico, con il quale siamo ridiscesi al Questa (eccellente trattamento) e alla macchina.
Osservata la mega luna e il lago delle Portette in pieno disgelo, con numerosi iceberg fluttuanti. Vari camosci e marmotte in giro. Che posto spettacolare!! Con MAtteo B. del CAI Ligure e Beniamino M. del CAI di Torino.