Malinvern (Monte) Diretta N/NO

Malinvern (Monte) Diretta N/NO
La gita
sborderzena
24/03/2012

Gita in compagnia di Alain-Diego-Flowered e FrancescaLaFata. L’idea mi viene buttata lì un pò di tempo fa. Alain “vede” una linea nella parete NNW del Malinvern. Io rispondo che è interessante, ma la parte bassa sembra un pò “ostica”. Gli spazi sembrano veramente risicati e la cengia di ingresso potrebbe essere una pura illusione. Non ci resta che andare a vedere…
Con Alain quella mattina si presenta anche la Fata. Caffè a Demonte e in breve siamo al vallone di Riofreddo. Superiamo il rifugio e la neve è proprio bella. Ottimo rigelo e niente farina. Come al solito inseguo e quando arrivo al pianoro oltre il conoide del canale NO ho le allucinazioni da ipossia cerebrale. Alain mi parla di cengie e canali e io balbetto qualcosa. Mi riprendo e ci prepariamo alla salita. Alain in prima linea io “scorto” la Fata. Mi giro e vedo che ha una picca sola con scritto su “Cervinia” e in basso al posto del puntale in acciaio c’è la punta di una biro. Non la sgrido, è una fata!, ma…così le cedo una delle mie. La neve è in certi punti ghiacciata e procediamo guardinghi. Superata la “S” troviamo la farina, oltrepassiamo un tratto interrotto (2m scarsi) e usciamo dal canale. Alain che doveva portare una foto si smarrisce un momento anche a causa della non ottimale visibilità. Si deve andare a destra. Ricordo la foto…e allora gran traverso e finalmente in parete. Si zigzagga tra roccette affioranti su neve compatta e di conseguenza saliamo in velocità. Sotto alla vetta, pochi metri di rocce, ma sulla sinistra c’è una rampetta innevata e poi un corto passagio da fare a piedi e finalmente siamo in vetta.
Ci riposiamo e speriamo che il tempo cambi. Squarci di sole illuminano la parete…che bello sarebbe scendere con questa luce.
Ci riposiamo e quando siamo pronti di colpo si apre e il cielo diventa azzurro e uno splendido sole fa luccicare il pendio sotto di noi.
La discesa in parete avviene su nevi compatte o leggermente profonde. L’expo è tanta, ma le condizioni sono ideali. Il traverso in alto ci costringe a risalire qualche metro e ora ci affacciamo nel canale, in powder, stretto e in ombra. Alla strettoia cambio sci-ramponi e poi la “S” tosta con neve dura-ghiacciata. Infine la cengia ci fa raggiungere l’uscita. Il resto sono curvoni su firn perfetto e ancora una giornata du bon ski

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