Malamot (Monte) o Pointe Droset da Piano San Nicolao

L’obiettivo iniziale era un altro, ma le condizioni attuali dell’innevamento e il rischio 3 su molte zone ci hanno indotto ad una scelta diversa, puntando su una montagna molto sicura e senza rischi…ecco quindi il Monte Malamot come meta idonea, che va bene a tutti ! Arrivati al pianoro della Grand Croix e la giornata si preannuncia nuvolosa ma con qualche piccolo spiraglio di sole, fa caldo fin dal primo momento e la cosa mi lascia presagire una neve pesante e poco compatta…come in effetti abbiamo trovato ! Nella prima parte del vallone si sale su neve mista a tratti erbosi, poi un lungo traverso lungo la strada che porta al Forte Malamot su neve bagnata e a tratti marcia. Ma non essendo abbondante si riesce a salire in maniera decente, una segnalazione per Andrea, che si è lanciato in testa al gruppo e ha fatto la traccia (a proposito…grazie, i genovesi hanno apprezzato molto !). Nella conca sotto la cima si è alzato (tanto per cambiare..) il solito vento che naturalmente ha voluto tenerci compagnia fino in cima (oltre che per buona parte della discesa !). Anche nella parte superiore del vallone e lungo la cresta terminale la neve è rimasta sempre poco consistente e pesante, ma siamo riusciti a raggiungere la cima senza dover doverci fare troppo il mazzo ! In vetta nuvole sempre più fitte e pure la nebbia, visibilità che si riduce e niente panorama, pazienza, purtroppo non sempre è possibile avere cielo sereno e panorami spaziali ! Oggi era importante arrivare in cima e godersi ugualmente la gita, il paesaggio e la montagna salita. In vetta siamo rimasti ben poco, date le raffiche di vento, giusto il tempo di fare qualche foto e poi ci siamo riparati per qualche minuto nella piccola casamatta posta sulla cima Est del Malamot (punto culminante del forte Malamot). Dopo una breve visita dall’esterno e nella parte alta del forte, iniziamo a scendere nel vallone già percorso in salita, seguendo le tracce fatte fino al parcheggio. Oggi su questa cima siamo saliti solo noi, abbiamo incrociato due scialpinisti in discesa (saliti forse alla Cima di Bard) quando salivamo la conca terminale del Malamot, le tracce fatte ieri dai due scialpinisti (post letto su Gulliver) erano già state cancellate dal vento. Pochissima gente in giro…come del resto mi aspettavo.

Una gita piacevole, e devo dire che la proposta di Andrea si è rivelata indovinata, almeno qui siamo saliti sempre al riparo da rischi, senza dover rinunciare alla cima magari per pendii carichi e pericolosi (come avremmo sicuramente trovato in Queyras, per la meta iniziale che avevamo in mente !). salito in ottima compagnia anche stavolta (come sempre del resto !) con Luciano, Maurizioweb, Francesca (il clan dei genovesi) e Andrea81. Anche oggi tre gulliveriani contemporaneamente sulla stessa cima !