- Accesso stradale
- Regolare.
Escursione facile ma abbastanza lunga e con alcuni strappi piuttosto ripidi. L’unico vero problema è individuare il punto in cui abbandonare il sentiero principale. Noi lo abbiamo superato e siamo poi saliti dalle baite Saicinel su terreno ripido ed erboso per poi rintracciare la traccia principale a quota 2600 circa. Il sentiero per il Passo si stacca a quota 2400 circa, dopo le baite, tra due impluvi, dal secondo dei quali scende un bel rigagnolo. L’ometto di cui si parla in relazione è seminascosto dall’erba ma proprio nei pressi si trova un segnavia rosso (vedi foto). Per il resto traccia non è sempre evidente ma si riesce a seguire abbastanza comodamente. Giornata non caldissima e che, sul versante italiano, si è guastata già prima di mezzogiorno mentre sul versante francese non una nuvola. Per cui panorama piuttosto limitato. Nei pressi del Colle un piccolo branco di stambecchi e nella parte inferiore le solite marmotte. In vetta avvistati cinque grossi volatili, dalle caratteristiche dei rapaci, ma che non sembravano aquile. Un saluto alla coppia di escursionisti in compagnia dei quali abbiamo compiuto gran parte della gita. Con Fausto.