Considerato che persino quel “terribile vecchio” di Hervé Thivierge la definisce: “belle et sympathique escalade facile pour rejoindre le Fort de Machaby!” La curiosità è stata l’elemento scatenante. Il recensore (nonchè apritore) fornisce informazioni corrette e chiare (come se ci fosse bisogno di ribadirlo, considerato di chi si tratta… 😉
In sostanza, a nostro gusto, qualche breve, brevissimo passo di quarto occhieggia ma sempre protetto. Diverso il discorso sulle placche dove un minimo di mestiere è perlomeno caldeggiato, se si ruzzola di sotto… si rischia di prendere fuoco…l’itinerario è logico e divertente, congratulazioni a chi di dovere. Involontariamente abbiamo “sottratto” un cordino da una clessidra, tenetene conto se ripeterete l’itinerario. Ahimè, l’agognato premio da Rita è svanito come neve al sole, il Forte è chiuso per lavori straordinari…
In compagnia di Barbara, Denis e di Mario (altro vecchiaccio terribile) che sostiene che se ci sono gli spit si devono calzare le scarpette 🙂 mal gliene incolse sopratutto sull’erbetta bagnata della cengia superiore… Salvata (gastronomicamente parlando) la giornata in gloria al Lo Doil ad Arnad, molto consigliabile.