Dormito al Cristo delle vette, siamo arrivati all’attacco facendo il giro largo, consigliato se non si è riusciti a vedere le condizioni del ghiacciaio il giorno prima. A posteriori, si poteva fare il giro più stretto, il ghiacciaio è ben chiuso e si risparmia qualche metro di dislivello. Noi abbiamo attaccato dalla terminale proprio sotto la costola rocciosa, sembra(va) esserci un buon ponte di neve…purtroppo era pura illusione (ora non c’è più). In quel punto la terminale è bella verticale e non facilissima da passare. Volendo, molto più a destra sembra ci sia un passaggio molto migliore, anche se è a tiro dei seracchi di destra e costringe a fare un bel pezzo in traverso per reperire la via.
Salita completamente in neve, un po di tutti i tipi, dallo strato sottile con neve molto dura sotto, a crosta, a piccoli tratti di neve inconsistente. In qualche punto affiora del ghiaccio ma è facilmente aggirabile. Completamente da tracciare. Saliti sempre tenendoci a sinistra della fascia rocciosa, siamo sbucati pochi metri a sinistra della vetta.
Discesa super tracciata.
Terminale a parte, bella salita, molto impegnativa…ma…siamo sicuri che dalla terminale alle vetta il dislivello sia 750m? mi sembra un po pochino…
Salita in ambiente fantastico in compagnia di Anna, che ringrazio, super donna che si è tracciata almeno 2/3 della parete! sulla parete solo noi, lontani dalle frotte di alpinisti estivi sul Rosa.