Lunella (Punta) Paretina N e Canale NE

Partiti da Andriera comodamente alle 8 con l’idea di fare il NW, rivelatosi poi tutto svalangato, con una strettoia non molto simpatica a 55° con un velo di ghiaccetto e cornice non proprio invitante. Decidiamo allora di raggiungere la cima per buttare un occhio “di là”: 2 parole e la scelta è presa, Nord in boucle. Inizio discesa alle 11, ingresso per andare a prendere la selletta di partenza con crosta, pietre che spuntano e pendenze serie, insomma picca in mano gradita. Dalla selletta si è sempre sui 50° ma in neve da grandi occasioni (farina pressa), a circa metà del canaletto ho scoperto una placca di 1mq di roccia (meglio stare sulla sx anche se la neve è leggermente più calda). Pendione sospeso relax, tra 40-45°, a sx trasformata e a dx farina pressa. Indispensabile una foto dell’itinerario per capire quale sia l’unica rampa che porti a valle senza mettere le ali. Parte alta della rampa sempre in farina compressa, poi 5m di roba pesante placcata proprio a ridosso del salto e quindi con un traverso deciso sopra del ghiaccio si è nel canale inferiore. Quest’ultimo ancora bello in piedi (45° costanti e stretti), neve ormai abbastanza cotta ma a meno di fare pasticci si è fuori. Il vallone sospeso vale la gita a sè, grande ambiente ma neve purtroppo già troppo scaldata al sole e un po’ crostosa all’ombra. Anche qui c’è solo un canale che permette di raggiungere i bacini sottostanti, ma è abbastanza facile intuire quale sia (a patto di stare sempre sulla dx verso le pareti). Dall’uscita abbiamo traversato il più alto possibile per evitare di dover spingere per rientrare sulle piste e in effetti è stato più scorrevole del previsto. 1.6km di passeggiata sulla strada e siamo tornati all’auto.

Bellissimo itinerario, la boucle permette di salire veloci e di visitare anche il bel vallone a W della cima, ma è vietato sbagliare itinerario in discesa sulla parete. A meno di un innevamento abbondante (come questa primavera) la parete potrebbe presentare dei passaggi non simpatici e molto stretti. Con Curt, che magona nel tratto alpinistico per la cima ma poi scende la parete con un dito nel naso.