Loson (Punta) Versante Ovest, couloir di destra

Loson (Punta) Versante Ovest, couloir di destra
La gita
abo
03/05/2019
Accesso stradale
Strada pulita fino a Prato del Colle, consigliata auto alta

Partenza 6.20 da Prato del Colle, sentiero tutto pulito da neve fino al solito pianoro a q.2100 ca, da lì neve portante oltre ogni aspettativa e quindi ciaspole abbandonate sul primo pietrone utile. La conoide del canale è molto evidente, proprio al centro al versante Ovest di Punta Loson, a dx del canalino ovest salito da Marco in gennaio.
Ottima neve lungo tutta la conoide e al suo termine la prima sorpresa: la strozzatura che avevo sempre visto in roccia è invece percorsa da una stretta colata di ghiaccio! Sosta di partenza (da attrezzare) sulla sx e poi via lungo la stretta goulotte: ghiaccio umido e sottile ai lati ma compatto al centro, scalata delicata con un piede a sx su rocce verglassate e uno a dx su croste di ghiaccio che bisogna crederci che tengano…. ad averlo saputo prima avrei portato una vite in più da ghiaccio e qualche friend in meno! Comunque il tiro è corto e anche fosse secco si dovrebbe riuscire a scalare sulle rocce di sx (occhio al verglass). Dal catino superiore la goulotte di L2 si mostra in tutta la sua bellezza ma la corda da 30m mi obbliga ad attrezzare una sosta sulle roccette in alto a sx (lasciato un ch. da integrare con un cordino su masso). L2 davvero bello, 15m su ghiaccio molto buono in goulotte (stile “triangolo della caprera de noatri”) e altri 15m su neve-ghiaccio più facile, poi finisce la corda e Marco è costretto a fare sosta sulle picche per recuperarmi (consigliata corda da 60m per raggiungere la parete a lato e sostare su roccia). Da qui il canale prosegue su neve perfetta per nulla sfondosa, in un ambiente davvero bello e di soddisfazione. Crestina finale delicata percorsa con le mauvais temps ormai in arrivo, ogni tanto c’è qualche chiodo e spit per proteggersi. Comunque altro che essere a 2600m in val chisone: sembra di essere su un 4000m, davvero estetica!
Dalla cima discesa dal colletto del Loson, percorsa tutta coi ramponi senza sfondare più di tanto fino a raggiungere le ciaspole, calzate per comodità solo per l’ultimo pezzo visto che la neve iniziava a sfondare. Tempo di arrivare al termine della neve e inizia una nevicata pallottolare che in breve rende il paesaggio molto “presepesco”, ma da lì tanto è solo questione di mettere un piede davanti all’altro lungo il sentiero e tornare all’auto.

Finalmente siamo riusciti a salire questo couloir che avevo adocchiato a gennaio e che mi ispirava tantissimo.
Partiti dubitanti sulle condizioni che alla fine si sono rivelate inaspettatamente ottime. Dopo 4 mesi finalmente a razzolare di nuovo per le “nostre” montagne in compagnia di Marco: una garanzia quando bisogna cogliere le occasioni al volo con una zampata!

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