La via è pulita ed in ordine a parte un po’ di umidità alla base del primo tiro e un po’ di gocciolamento sul penultimo. La lunga corda che avevamo a disposizione (70 m), nonostante le promesse di non farlo, mi ha fatto cadere nella trappola di concatenare i 2 tiri meno adatti: la facile e brevissima placca lavorata del 7^ tiro con il più lungo ed impegnativo traverso e tratto verticale dopo lo spigolo, unico punto in cui la via piega prima a sinistra e poi decisamente a destra e la corda tira come una bestia, sto fatto mi ha indotto ad azzerare sugli ultimi rinvii. Con Teddy, un po’ ciascuno da primi valutando a spanne ciò che si presentava, entrambi per la prima volta in questo sito. Usato un nut piccolo sul diedrino dell’ultimo tiro. Seguito sempre gli spit “dorati e massicci” sulla destra, evitando saltuari spit più grigi che ogni tanto si vedevano verso sinistra. Discesa ben segnalata da bolli rossi, ometti e nastrini, con punti ben attrezzati, in alcuni tratti molto wild. Non ho trovato per niente banale questa via: per un principiante autodidatta è già un bel test.