Giornata tersissima con visibilità a 360°; solo un po’ di foschia in pianura che non consentiva di arrivare a vedere Milano (nel libro di vetta il giorno prima altri escursionisti l’hanno vista). Parcheggiando ad inizio paese bisogna aggiungere una cinquantina di metri di dislivello in più (tarando su 1050 l’altimetro, abbiamo rischiato di sbagliare il primo bivio : tutti i bivi comunque sono segnalati con cartelli o frecce). In salita anzichè verso l’alpe Voiè, abbiamo preso poco prima per “tracce” sulla sinsitra ed andati direttamente sulla cresta. Al ritorno invece seguito perfettamente l’itinerario descritto (più agevole).
Con GFP (la sua gita più impegnativa e sua la foto).
A Brissago non c’è alcuna indicazione per Cortaccio. Essenzialmente è la prima deviazione in salita a sinistra dopo il confine provenendo dall’Italia.