Salito al Daviso il giorno prima in circa ore 2.30,dal rifugio alla vetta circa 3 ore.Dopo il colle di Fea , subito a sinistra si sale il ripido pendio che porta sotto il ghiacciaio che conduce al passo Arc. Di qui ,tramite la lingua iniziale del ghiacciaio si potrebbero mettere i ramponi e percorrerlo, come da descrizione itinerario .In realtà sono salito senza utilizzarli aggirandolo sul lato destro e attraversandolo solo per un breve tratto.In discesa abbiamo percorso per intero il ghiacciaio.Probabilmente,anche se in queste condizioni i ramponi non sono necessari è consigliabile percorrere il ghiacciaio anche in salita,per una piu comoda ed estetica camminata.Lo sperone roccioso dove è posta la targa di Murialdo è ben riconoscibile ,segnalato in parte da precedenti paletti di legno infissi sulla pietraia.
La gita è abbastanza impegnativa ,ambiente piuttosto severo,ma non presenta tratti ostici o pericolosi ,tranne prestare un po di attenzione sul passaggio a fianco della targa e in alcuni punti prima della cima. Non saprei dire se il panorama è eccellente in quanto alle 9.00 sul versante Valleorco e Francese ,i cumuli coprivano in parte la vista.
Saluto i tre simpatici amici di Ciriè e Settimo che ho avuto il piacere di conoscere al rifugio e con i quali ho condiviso la discesa.Oltre noi ,un escursionista solitario saliva durante la nostra discesa.