Levanna Orientale Via Normale da Forno Alpi Graie

Levanna Orientale Via Normale da Forno Alpi Graie
La gita
roby4061
03/07/2011

gran gitone in ambiente selvaggio. saliti il sabato per sentiero ben segnato ed evidente fino al Daviso. La domenica mattina partenza alle 5.25. Il sentiero fino al col di Fea è comodo e ben segnato. Poi segue una ripida traccia su morena, faticoso, fino a 2830 m dove attualmente inizia la neve. Ottimo rigelo notturno. Seguito la relazione, con ampio giro verso il passo dell’Arc per poi andare a prendere il crestone ceh porta al glacio-nevato superiore. Qualche palo in legno sul ghiacciaio indica la direzione, ma in ogni caso è abbastanza intuitivo individuare il gradino roccioso, molto evidente, con la targa di Murialdo. Passaggio obligato assai esposto sul ghiacciaio sottostante, poi estetica crestina fin sotto i pendii terminali. Evitare di portarsi sotto l’anticima, pena dover traversare su terreno infido di sassi e blocchi instabili (assai pericoloso). Conviene traversare i nevai sotto l’anticima, decisamente ripidi, per prendere un altra caratteristica cresta nevosa, che porta ad un canale tra la cima tradizionale e la vera vetta. Con tratti su sfasciumi instabili (cautela) ed un ultimo ripido pendio nevoso si esce sulla cresta, con le condizioni attuali nevosa ed esteticamente stupenda. Panorama grandioso. Abbiamo posato la targhetta del 25°ennale della sezione CAI di Rivarolo (con “qualche anno” di ritardo.. solo 23!). Discesa a tratti impegnativa e delicata, prediligendo i nevai, ed evitando più possibile gli orribili sfasciumi, verso le 11 cotti dal sole (esposizione est/sud-est). Ora dovrebbe esserci una bella traccia evidente, da percorrere comunque con le dovute attenzioni. Comincia ad intravedersi qualche piccolo crepaccio, ma i ghiacciai attualmente sono ben coperti. Dopo il “mauvais pas” della targa a Murialdo, discesa senza alcun problema fino al termine dei nevai. Velocemente al rifugio, sosta per raggrupparci, e poi la lunga discesa fino a Forno.

Gran gitone d’ambiente, tempo spettacolare, sconsigliabile con scarsa visibilità. In ogni caso, ometti e tracce varie, sui tratti detritici, indicano le vie migliori. Ritengo consigliabile effettuare questa salita ad inizio stagione, quando la superficie ricoperta dalla neve è maggiore e facilita notevolmente la progressione. L’ambiente è di alta montagna, terreno in alto spesso instabile e delicato. Gita sociale CAI-Rivarolo, 21 partecipanti, 18 in vetta, + 2 extraterrestri che sono saliti in giornata. Per quanto mi riguarda, è la classica montagna che si fa una volta nella vita e mai più..

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