- Accesso stradale
- Ok all'Ecot.
Seguito il percorso proposto da Tini, passando quindi solo all’andata dal bellissimo rifugio che abbiamo visitato nei suoi spaziosi locali invernali, attualmente chiuso. Fatta in giornata è una gita di notevole impegno ed in queste condizioni di neve particolarmente abbondante e cedevole nella parte alta, paragonabile quasi ad un quattromila. In compenso la neve, se pur sfondosa in alcuni tratti evita la pena di muoversi in mezzo a massi e sfasciumi dando ancora un aspetto invernale alla salita. Alcuni laghetti di fusione hanno un colore che li fa assomigliare a quello presente sulla calotta del Ciarforon. Calzato ramponi solo per la cresta finale ed una parte della discesa effettuata raccordando ripidi nevai, picozze inutili ma servono entrambi i bastoncini per “stare a galla”. Meteo buono e fin troppo caldo poi nuvola in cima e vento gelido con solo parziali panorami verso la valle Orco. Molte marmotte lungo il percorso, solo un paio di persone dietro di noi dirette al rifugio. Oggi macchinata al completo con Claudio (gaijin), andreapaiola, Marco (atoki) e Doriana.