Sfida del giorno: Monsieur342 ingaggia una partita contro due avversari che nella notte sono stati visitati dal solito grillo parlante delle Vuardes, al solito molto convincente.
L1-L4: si pesca subito una carta degli imprevisti poco favorevole, si comincia con un passo falso, con la salita del primo tiro della via a fianco, poco male, un paio di lancio di dadi ben fatto e si torna sulla giusta strada passeggiando per corso Ateneo, via Verdi e sorseggiando un caffè in piazza Dante (termine del quarto tiro) ancora bagnata da qualche pozza d’acqua. Qui una corda statica permette di pendolare dritti dritti…
L5, 7b, …in prigione, dentro un diedro fessurato e poco appigliato che affronta un piccolo tetto. Facile entrarci, fisicamente duro uscirci, tocca pagare la cauzione ai signori avvocati rinvii, venuti in nostro soccorso.
L6, 7b+, corso Impero (forse un pelino sopra le righe come grado, un 7b solido è più corretto) dopo i primi due passaggi in traverso scoppietta di gocce e creste affilate cercando la linea perfetta fino alla lontana sosta. Primo premio per la migliore via di tutta la città!
L7, 7a+, il gioco si fa duro, si contratta sul prezzo di un albergo in viale dei Giardini, manca l’ascensore, le scale sono fuori uso e c’è l’obbligo di salire al quinto piano strizzando piccole tacche su un muro verticale privo di riposi.
L8, 7b, parco della Vittoria è sbarrata da un posto di blocco su piatti cubetti che introducono su un selciato grigio e erto, con le energie residue lo si forza, si sventola il gonfalone del successo e si guarda agli ultimi due tiri con serenità.
Arrampicata in 5 ore.
Partita ben giocata, una sola volta in prigione.
Con Rémy che sale i tiri dispari e arricchisce la sua collezione.
Sole fino alle 14 circa.
Parete asciutta eccetto qualche passaggio sui primi tiri, mentre la neve sulla strada poderale non ha permesso di arrivare con il fuoristrada fino in cima.
Unici due giocatori in parete. Cacciatori nei dintorni.