Leone (Monte) Via Normale dal Passo del Sempione

Una bella salita alla montagna più elevata delle Alpi Lepontine, fatta con l’ausilio di una giornata splendida e trovando la neve ed il ghiacciaio in buone condizioni. Abbiamo pernottato all’Ospizio del Sempione e siamo partiti presto, dato che l’ascensione è lunga, e ha richiesto ben 6,30 ore…! Un itinerario piuttosto lungo che si svolge nel primo tratto su sentiero, una ripida morena, una scarpata rocciosa e un ghiacciaio facile e con pochi crepacci e una bella cresta rocciosa a blocchi e gradoni con passi d I e II (che a mio avviso è il tratto più interessante e piacevole dell’intera salita). Un’ascensione lunga e abbastanza faticosa, ma ne è valsa decisamente la pena di essere venuti quassù, sia per la bellezza del paesaggio, della montagna salita che per il vastissimo e spettacolare panorama ammirato dalla cima, che abbracciava buona parte delle Alpi Pennine, il Massiccio del Monte Rosa, il Gruppo dei Mischabel e l’Oberland Bernese. Non abbiamo incontrato nessuno, ma va considerato che eravamo fuori stagione e pochi si muovono in questo periodo. La cresta rocciosa finale era asciutta e senza neve o vetrato, per cui l’arrampicata e la salita alla vetta è stata piacevole e divertente. Anche secondo la mia opinione è un itinerario valutabile F+ se lo si trova in buone condizioni, il grado PD è giustificato se si trova la cresta finale innevata o verglassata. E’ una montagna che merita di essere salita almeno una volta…però vi consiglio di andarci quando siete in forma e ben allenati…onde evitare di ritornare alle macchine con piedi e gambe…massacrati dalla fatica fatta ! Infatti anche noi tra salita e discesa siamo arrivati al Sempione che era quasi buio e…decisamente stanchi. Ma anche soddisfatti per la salita fatta ! Ottimo il trattamento ricevuto nel confortevole e ben tenuto Ospizio del Sempione, che è meno caro di tanti altri rifugi svizzeri da me visitati in passato.

Ho trascorso questo bel weekend e fatto questa salita in compagnia degli amici Gianfranco, Alberto e Giorgio del CAI Ligure di Genova.