Lazin (Piata di) da Lasinetto per la Bocchetta di Fioria

Lazin (Piata di) da Lasinetto per la Bocchetta di Fioria
La gita
andrea81
5 27/08/2016
Accesso stradale
parcheggio a bordo strada prima della sterrata di Lasinetto

Invogliato dalla relazione di Blin, mi sono cimentato in questa Piata di Lazin che volevo salire da tempo, ma in queste vallate ci vuole la motivazione giusta e sopratutto la giornata meteo perfetta o quasi. Partito alle 7.40 da Lasinetto (l’auto va lasciata prima del ponte per i non residenti), nonostante il sole non arrivi subito molto caldo; il sentiero nel bosco (frescura) sale rapidamente di quota e veri tratti di spostamento non ce ne sono; rapidamente sono arrivato così alla prima perdita di quota di 80 m circa di dislivello, poi segue un tratto rilassante in piano e quindi si riprende a salire molto deciso. Per il secondo saliscendi, è sufficiente anzichè seguire il sentiero con tacche bianco-rosse, proseguire dritti seguendo una traccia piuttosto marcata, che sale ripida e un po’ scoscesa fino ad un breve tratto attrezzato con scalini metallici e una fune per superare una placconata liscia. Questo consente di evitare la perdita di quota e si ricollega al sentiero principale (esiste anche una variante simile per la prima discesa, ma io non l’ho trovata). Si riprende a salire in direzione del Lago Lazin (si intuisce la sua presenza dal torrente) che raggiungo in circa 2 ore. Ora il sentiero sale sulla balza erbosa di destra, anzi si intuisce solo perchè qui un po’ d’erba alta nasconde i trabocchetti del terreno (sassi, buche) fino al casotto del parco (attenzione la quota sul cartello è sbagliata). Da qui in avanti di sentiero non se ne trova più, le tacche bianco/rosse guidano facilmente fino alla Bocchetta Fioria, ma a volte si cammina davvero male tra dossi e buche fra l’erba. In questa zona un paio di ruscelli offrono eventuale rifornimento d’acqua. Lungo traverso (qualche breve saliscendi) che aggira le placconate rocciose e poi si riprende a salire molto rapidamente fino alla Bocchetta Fioria. Qui finiscono le tacche e si dovranno seguire gli ometti, salendo le immense placche di roccia alternate a zone erbose, sino al colletto a quota 2950 m circa. Qui si pone davanti una pietraia di grossi massi, io mi sono tenuto al centro salendo tra le lose più stabili, c’è qualche ometto inizialmente poi più niente, probabilmente la traccia si mantiene sul lato sinistro dove c’è una striscia di terra ed erba. In ogni caso sono arrivato sull’immensa spianata che va attraversata per arrivare al punto più alto della Piata di Lazin, raggiunta in 4h30′ (arrivato abbastanza cotto). Bellissima giornata e gran panorama, prime nubi in avvicinamento dalla pianura quando ho iniziato la discesa, che tutto sommato non è stata particolarmente eterna, certo il dover scendere praticamente 1000 m di dislivello senza sentiero aumenta la fatica, ma anche dal Lago Lazin in giù. fino a 1500 m di quota, il sentiero è abbastanza infido con tranelli ovunque, non ultimo l’erba che sta iniziando a diventare scivolosa. Dalla punta all’auto in 2h 30, poco prima di Lasinetto, sulla destra è d’obbligo la rapida deviazione per vedere una bellissima pozza d’acqua del torrente con tanto di cascatella, volendo si può fare il bagno!

Oggi praticamente solitudine totale, eccetto il piacevole incontro al mattino con il gulliveriano Lupi Grigi e amica diretti al lago, mentre al ritorno una coppia di francesi sotto il lago. Per il resto solo camosci, anche sulle cime circostanti non ho visto anima viva.
La gita è molto bella e l’itinerario sempre vario, certo va effettuata con la giusta motivazione, sapendo che metà percorso sarà senza un sentiero dove camminare comodamente.

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