Laura (Torre) via 11 Giugno

Laura (Torre) via 11 Giugno
La gita
vicente
3 06/10/2013
Accesso stradale
Ottima possibilità di parcheggio

Partiti per salire questa via riguardo alla quale si erano letti commenti misti a causa della qualità della roccia, decido, a metà del primo tiro, di tornare giù disarrampicando, perché si muoveva letteralmente tutto nel passaggio che dovevo percorrere e l’ambiente roccioso non dava sufficiente affidabilità di tenuta. A ben vedere, tutta la struttura presenta ancora grossi blocchi precari e pericolanti, che potranno ancora forse reggere un certo numero di alpinisti, ma che, all’improvviso, è garantito che un bel giorno vengano giù. Il fatto che io sia sceso sul IV grado disarrampicando in scarponi non vuole riflettere un desiderio di funambolismo fine a se stesso, bensì una totale sfiducia nella roccia, che mi ha fatto ben presto abbandonare l’idea di attrezzare una doppia.

Abbiamo poi esplorato il canale adiacente, arrestandoci però al cospetto di un blocco grande come un frigorifero che ostruiva il passaggio e non vedeva l’ora di crollare giù.

Abbiamo esplorato anche dei camini e delle placche adiacenti al settore, non trovando però i requisiti minimi per percorrerli in sicurezza e tranquillità. Il mio compagno di salita ha detto “qui si muove anche l’erba”. La zona è ricca di guglie ardite, il problema è che per aprire e attrezzare delle nuove vie occorre prima un importante lavoro di disgaggio e messa in sicurezza. Ne vale la pena? Forse sì e forse no.

Inserisco questo itinerario per informare che, nelle attuali condizioni, la via (così come gran parte del settore circostante) è da SCONSIGLIARE in quanto MANCANO le condizioni minime di SICUREZZA. Si muove tutto, anche massi grandi quanto un’utilitaria o un frigorifero.
La via è da pulire con grande attenzione dall’alto prima di essere percorsa con tranquillità, in quanto, specie dopo grandi piogge o al seguito del ripetersi dei passaggi, tali grandi blocchi aumentano la loro tendenza al distacco e si rischia che un bel giorno capiti qualcosa.
La zona è comunque grandiosa (è stata un po’ pomposamente soprannominata “Drus della Val Cerusa”), ma, per percorrerla in sicurezza, sarebbe necessario disgaggiare anche nei canali e in settori adiacenti, potenzialmente molto interessanti, sebbene attualmente da SCONSIGLIARE. Segnalo dunque la cosa per le Sezioni CAI competenti.

Cinque stelle per l’ambiente, quattro stelle per la bellezza dei passaggi, ma zero stelle per la qualità della roccia. Sopralluogo effettuato con Luca O. del CAI Ligure.

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