Ottime condizioni, si lambiscono solo esili lingue di neve e cornici facilmente evitabili lato sud, la prima neve la si vede a 2200 m. La cresta è sempre facile e quasi mai presenta passaggi obbligati. Conviene stare il più possibile su rocce e pietraie evitando l’erba infida specie vicino ai residui nevai ormai agli sgoccioli. Nonostante la cresta sia stata percorsa per la maggior parte, prima sotto un sole cocente e poi nella nebbia, l’inaspettata schiarita in cima ha ben ripagato l’impegno. Alla partenza abbiamo costeggiato la recinzione del poligono di tiro nel quale è vietato l’ingresso, fino ad agganciare la facile dorsale boscosa che poi diventa pietraia ed infine roccia ed erba. Sporadiche tracce di sentiero aiutano la progressione. Simpatico gruppo di 5 persone in cima con cane al seguito, molte più persone verso colle e rifugio. Tornati dalla via normale verso il colle della Roussa su facile sentiero ottimamente segnato da traccia e bolli, discesa un po’ lunga, circa 9 km. La salita per cresta invece è diretta, rende molto di più e supera di poco i 5 km. Con Claudio (gaijin) e Andrea (ghemon). Allego traccia gps.