Kick (Monte) da Loomatten per il Vallone di Loo

Inizio col dire, senza voler enfatizzare, che è uno dei posti più belli e particolari mai visti, sono rimasto affascinato.
Partito dal bivio di Steina sotto Loomatten e in breve col sentiero n.12 raggiunto il paesino, sentiero che si inoltra nel bosco per i primi 100 m di dislivello senza neve, poi neve discontinua e ghiaccio fino al ponte sul torrente, da dove l’innevamento diventa continuo, al mattino salito su neve ben rigelata a piedi sino all’anfiteatro sotto una bastionata rocciosa, pendii già scaricati.
Rientrato nel bosco a 1750 m l’innevamento che sino qui pareva modesto, diventa esagerato per fortuna a parte lo strato recente il manto è assestato e non si sprofonda. Calzate quindi le racchette mi è stato impossibile individuare il sentiero estivo, che comunque sarebbe stato pericoloso perchè a ridosso del torrente, quindi con un po’ di peripezie sono passato più alto nel bosco con un po’ di ravanata, non mi vergogno a dirlo ma ho usato i ramponi all’andata per fare 30 m lineari.
Superato il passaggio critico in breve arrivo alle baite di Loo inferiori, da dove si apre il bellissimo vallone con al fondo (lontano!) il Monte Kick tondeggiante.
Traccia da fare da qui alla cima, sprofondando di 10 cm su neve talvolta farinosa talvolta di crosta morbida, comunque gran fatica. Il percorso è pianeggiante per o quasi per un lungo tratto quasi fino alle baite di Loo superiore, sono stato leggermente a sinistra rispetto al torrente per poi sfruttare alcuni dossi. Da segnalare diversi grossi distacchi (una valanga enorme appena prima di Loo superiore) caduti dai pendii sud. Il dosso dopo le ultime baite molto faticoso, ormai un po’ in riserva di energie, e quindi aggirato il Monte Kick, facile salita dal breve pendio opposto con neve pesantissima dopo 3h 30′ dalla partenza.
In cima gran sole fino alle 2 del pomeriggio e assenza di vento, poi velature e maggior copertura nuvolosa.
Discesa tutto sommato rapida, un po’ faticosa nei tratti pianeggianti a causa della neve resa pesante dal caldo.
Attualmente il percorso è abbastanza sicuro, anche se è sempre bene stare a debita distanza dalle ripide pareti esposte a sud, e anche i versanti nord devono ancora scaricare.

Nel vallone oltre a me solo due scialpinisti andati al colle Lazouney e due ragazzi incontrati alle baite inferiori di Loo.