Kennedy (Punta) Cresta Est

Kennedy (Punta) Cresta Est
La gita
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4 01/07/2023
Accesso stradale
Chiareggio (SO)

01/07/2023
Salita in giornata e notte al bivacco Oggioni per attaccare la Cordamolla il giorno seguente.

Itinerario lungo ed impegnativo, specialmente in giornata e con gli zaini carichi. Indicativamente 5h per l’attacco e 5h per la via.
Sufficiente una corda da 50m, consigliati i friend dallo 0.5 al 2 BD, alcune fettucce per vari spuntoni e 5-6 rinvii lunghi

Provo a descrivere interamente la gita viste le poche informazioni che abbiamo trovato a riguardo

Attacco:
Dal ghiacciaio del Ventina risalire traversando nettamente a destra sotto la seraccata. Giunti sulle rocce occorre scendere alcuni metri per prendere il ghiacciaio della est del Disgrazia.
Traversare verso destra lungo il ghiacciaio salendo leggermente fino ad un avvallamento roccioso sotto lo sperone su cui è posto il bivacco Taveggia. Giunti sulle rocce (può aver senso togliere i ramponi) occorre aggirare la base dello sperone verso destra seguendo alcuni ometti poco visibili, per poi salire per canalini con alcuni passi di arrampicata (II+)
Giunti al bivacco Taveggia salire ancora verso destra fino al pianoro superiore, da cui si può osservare la cresta.
A causa dell’abbassamento del ghiacciaio della vergine per poter mettere piede sul ghiacciaio ci sono diverse opzioni:
1) dal pianoro scendere subito verso destra disarrampicando su roccia friabile.
oppure seguire il crinale in direzione della Kennedy (grande ometto dove la cresta si fa affilata, non chiaro a cosa serva poichè da lì c’è un salto roccioso) e:
2) seguire la cresta per pochi metri e poi scendere a destra con un paio di passi non banali su placca fino a portarsi in un canalino (sotto all’ometto di prima) da cui si riesce a scendere
3) proseguire lungo la cresta affilata fino a raggiungere il ghiacciaio (non verificato. Probabilmente più facile ma esposto)

Dal ghiacciaio camminare in direzione N per un centinaio di metri (seguendo la traccia normale per il biv Oggioni). In questo modo si aggira il primo sperone della cresta.
Successivamente risalire uno stretto canalino. Attenzione alla roccia friabile in caso di poca neve.
Dall’intaglio attacca la via.
Forse è possibile attaccare ancora a monte rispetto a dove siamo saliti noi, seguendo un altro canale. Si risparmia 1/2 lunghezze di corda.

Descrizione della Via:
Dall’intaglio si sale un diedro di una decina di metri, poi per un paio di risaltini si arriva in vista della prima placchetta. (visibile dal pianoro sopra al Taveggia)
Risalire la placchetta giungendo sul filo di cresta.
Proseguire in cresta indicativamente lungo il filo, salendo o aggirando i numerosi speroncini che si incontrano.
Giunti in prossimità del gendarme più grosso, portarsi a sinistra del filo e scendere un paio di metri in un canalino. Da lì attaccare traversando verso sinistra un diedrino che tramite successivo traverso porta alla “famosa” placca. (sosta alla base con cordone)
Salire la placca lungo la spaccatura che la taglia da sinistra a destra. (IV+?) è possibile integrare con friend medi fino alla sosta (2 ch. con cordino). In alternativa si può salire più facilmente sul bordo dx della placca.
Dalla sosta salire al chiodo e:
1) Proseguire dritti in placca con passo molto deciso (almeno IV+)
2) oppure traversare a destra in leggera discesa fino a raggiungere la paretina a destra della placca. Attaccare la paretina (roccia da verificare) fino al raggiungimento della cresta.
Salire la crestina attraversando verso sinistra per riportarsi sulla verticale della placca (alcuni chiodi) Con alcuni passi non banali ma protetti ci si porta su un pulpito (1ch. x sosta).
Da lì con un paio di passi divertenti si supera una fessura di 4-5m che taglia da destra a sinistra la paretina.
Raggiunto il crinale superiore proseguire su terreno facile e proseguire lungo il filo.
Da un intaglio poi aggirare un gendarme scendendo alcuni metri a sinistra. Risalire poi per diedro e continuare verso sinistra puntando alla paretina finale, che si supera abbastanza facilmente per diedrini (senza percorso obbligato). L’uscita è a destra della vetta.

Discesa:
Dalla vetta anche in base alle condizioni di neve è possibile:
1) scendere lungo la cresta NE (dalla vetta scendere seguendo la cresta di destra) disarrampicando per una 50ina di metri fino a raggiungere la neve sulla spalla della Kennedy. (per scendere sulla neve è possibile fare 10m di calata, sosta su cordone in loco)
2) seguire la cresta N verso la sella dove attacca la Cordamolla. Abbiamo visto una cordata tagliare a destra dopo il primo pezzo per prendere una cengia ma ci è sembrato insidiodo come terreno
Dal ghiacciaio in breve si raggiunge il bivacco Oggioni

Grande weekend alpinistico con Fra.
Dato lo sviluppo ed il dislivello (1400m per l’attacco) e gli zaini carichi per fare 2 giorni, abbiamo trovato entrambi più impegnativa la Kennedy rispetto alla Cordamolla (partendo dall’Oggioni chiaramente)

Bellissima via, ambiente selvaggio e severo nonostante la quota modesta. Decisamente di soddisfazione!

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