Il sentiero che sale da Chora Sfakìon non è molto evidente e, raggiunta la stalla a q. 370, diventa di difficile individuazione. Tuttavia, avendo come riferimento i pali della linea telefonica si arriva comodamente a Mourì, basta non perderli di vista. Negli anni ’70 c’erano solo due telefoni nella zona: uno a Chora Sfakion e l’altro a Mouri, allora piu’ popoloso e oggi completamente disabitato. La camminata nella gola è di livello escursionistico, eccettuati i due passaggi obbligati dei salti, che però rendono l’escursione decisamente più pepata. Impressionanti gli alberi con le radici a vista abbarbicati ai lati della gola e le numerose grotte nella parte bassa. All’interno della gola si trova anche la grotta dove nel 1770 venne ucciso dai Turchi il patriota Basià, e poco più a monte dell’ingresso nel letto del torrente vi è l’antica chiesetta di Timios Stavros con pregevoli affreschi. Oggi cielo velato da stratificazioni alte e tempo afoso, ma per una bella discesa nella gola di Iligas è andata benissimo!
Con Alf e in piacevole compagnia di Antonella (la gulliveriana lancillotto) e Furio: la sinergia del gruppo ha reso possibile la perfetta riuscita della gita.