Guide di Gressoney (Ferrata delle)

Guide di Gressoney (Ferrata delle)
La gita
giuliof
5 16/06/2012

Col socio Andrea C. che con questo giro completa le ferrate della Valle d’Aosta, arrivando a 290 distinte ferrate percorse e superando le 400 con le ripetizioni, uno dei massimi esperti che io conosca. Quarta volta per me su questo percorso. Superata la prima parte, la rossa, senza problemi, ci accingiamo ad affrontare la temibile nera, in un’atmosfera tra il tragico ed il comico. Percorsa la passerella ed il successivo ponte delle scimmie molto ballerino, sono attratto dal cavo che scende e vado a dare un’occhiata : prosegue per qualche metro con qualche gradino e poi forma un anello per una ipotetica calata in doppia, nulla più, niente via di fuga. Avevo già percorso 2 anni fa la nera con davanti un arzillo socio ultra settantenne e me la presi comoda senza rendermi ben conto dello sforzo necessario. Questa volta invece tocca a me stare davanti a recitare la parte del “veterano”. Le numerose ragnatele fresche e meno fresche presenti nello strapiombo iniziale sono indicazione inequivocabile della scarsa frequentazione di questo durissimo tratto nero. Onde evitare inutili casini sulla parete con cordini e moschettoni che si aggrovigliano, Andrea mi concede una decina di minuti di vantaggio, almeno da portarmi fuori dal tratto iniziale che comprende il primo strapiombo, il breve traverso e lo spigolo prima del tratto verticale. In ogni caso nessuno dei due è in grado di aiutare l’altro in caso di problemi e il supporto che ci scambiamo è puramente psicologico. Nemmeno una foto, nemmeno una parola, concentrazione e silenzio assoluto la fanno da padrone. Pensavo di farla in velocità, in potenza ma nemmeno i mie lunghi arti mi aiutano a spingere più di tanto, così allo spigolo sono costretto a fermarmi per alcuni minuti prima di dare la spinta sul tratto verticale, decisamente più semplice dei precedenti prima di giungere al durissimo strapiombo finale, che metterà a dura prova braccia e spalle. Superato così l’ultimo tratto esco sul prato ed incontro un ragazzo di Torino che nel frattempo era salito con la più semplice tratta gialla. Andrea è ancora indietro e da qui non si vede, decidiamo quindi di scendere al ripetitore almeno posso fargli qualche foto mentre lotta all’ultimo sangue col terribile strapiombo finale, a suon di rinvii, nodi prusik e machard. Non gli avevo detto che il tratto finale è evitabile, una volta l’ho visto aggirare su di una esposta e pericolosa cengia erbosa sul lato sinistro. Nel frattempo la piazzola del ripetitore si è popolata ed in tutto siamo almeno 6 persone. Nel frattempo un ragazzo locale, velocissimo, minuto e leggero raggiunge Andrea e aspetta sotto lo strapiombo finale mentre scatto alcune foto e chiacchiero con le persone presenti. Uno di questi scopro essere il socio di Pertinax il quale si sta divertendo sul tratto giallo. Avendolo già letto molte volte e contattato su questo sito mi permetto di lanciargli un urlo e lui mi riconosce immediatamente. Un caro saluto a tutti i ferratisti incontrati, alla prossima. la nostra giornata prosegue con la salita al passo del Rothorn da Staffal.

Link copiato