Guglia o Julier (Piz) dall’Alpe Guglia per la Fuorcla Albana per e la Cresta SE

Guglia o Julier (Piz) dall’Alpe Guglia per la Fuorcla Albana per e la Cresta SE
La gita
ste_6962
5 25/08/2019
Accesso stradale
nessun problema e strade in perfetto stato

partito alle 9.00 dall’Alpe Guglia (o Chamanna dal Stradin) seguendo il sentiero che tra grossi massi e pendii erbosi risale la prima parte del vallone Munteratsch si prende quota abbastanza rapidamente, sentiero sempre ben tracciato, la prima parte è scorrevole e percorribile agevolmente. Poi si entra nella parte intermedia del vallone dove la pietraia diventa immensa, il sentiero di fatto scompare e ci si muove su pietroni di ogni dimensioni, con tratti faticosi e poco piacevoli (ma i segnavia e gli ometti aiutano a seguire il percorso più agevole), un saliscendi nella conca terminale sotto la Fuorcla Albana è davvero rognosetto e spaccagambe, ci si muove su massi mobili di ogni dimensione, disagevole e bruttino (volendo si può evitare, abbandonando i segnavia e tenendosi al centro della conca e portandosi sotto la ripida rampa detritica che porta alla Fuorcla Albana). La rampa detritica che porta al colle, pur se ripida presenta terreno più solido e si sale bene. Una breve pausa al colle e poi riprendo la salita. Vista dal colle la cima effettivamente sembra inaccessibile e la cresta di salita sembra prettamente “alpinistica”, invece il percorso rimane accessibile anche all’escursionista esperto anche se rimane sempre esposto e con alcuni tratti aerei da non sottovalutare. Va detto che i tratti attrezzati non sono poi molti, non si tratta di una ferrata, e ci sono alcuni passaggi non protetti da affrontare con attenzione e cautela. Dopo il primo tratto facile, il percorso diventa più impegnativo, con alcuni passaggi piacevoli (tratti di I grado su cengette, canalini e gradoni, alternati a tratti dove si cammina). Ci sono alcuni passaggi sul filo di cresta aerei, non sempre attrezzati (i due punti più impegnativi sono attrezzati con fittoni e catene). Il tratto più ostico è una placchetta di II ma attrezzata con le catene). La parte finale di cresta è divertente, il tratto finale è facile e senza problemi. Complessivamente, a mio avviso è un itinerario valutabile EE/F. Su alcuni siti svizzeri e alcune pubblicazioni locali questo itinerario è valutato F. Confermo anche io il giudizio dei precedenti salitori, è proprio una gran bella gita e di sicura soddisfazione! Per me è da 5 stelle senza alcun dubbio, felice di esserci stato! Io sono salito in 4 ore, mi sono trattenuto circa 1 ora in cima e sceso nel giro di 3 ore.

Prima volta per me in questo incantevole angolo della Valle Engadina, dopo aver letto vari post su alcuni siti e alcuni post precedenti (in particolare quello di irui70 e il suo ottimo servizio fotografico!) mi sono incuriosito e mi è venuta voglia di fare un salto da queste parti. Scelta indovinata, una due giorni in zona era da fare! Gita non in programma ma spuntata fuori nei giorni scorsi. Gita fatta in solitaria, peccato che Luigi P. di Varese temesse il peggioramento meteo e un possibile temporale….che non ci sono stati! Lui ha scelto una meta di ripiego e una cima minore, secondo me si poteva “osare” ma ognuno è libero di fare quello che meglio crede. Avrei condiviso con piacere questa bella gita insieme a lui. Con Luigi ne facciamo poche all’anno di gite insieme….ma sempre da ricordare! Sarà per la prossima!

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