Guglia o Julier (Piz) dall’Alpe Guglia per la Fuorcla Albana per e la Cresta SE

Guglia o Julier (Piz) dall’Alpe Guglia per la Fuorcla Albana per e la Cresta SE
La gita
irui70
4 30/06/2019

Dopo il Piz Blaisun salito ieri ci trasferiamo in macchina dall’Albulapass allo Julierpass fermandoci poco prima parcheggiando l’auto vicino a due baite dove inizia il sentiero che sale subito deciso in direzione nord. Sentiero inizialmente evidente segnalato da segni di vernice bianco azzurri a tratti un po’ sbiaditi, poi le segnalazioni complice anche i lunghi tratti di neve continua sono meno evidenti ma con un po’ di attenzione ci si porta sotto la Fuorcla Albana dove riappaiono i segni che puntano dritti alla bocchetta con spartano bivacco in loco. Dal passo saliamo i primi metri di cresta dove il socio da forfait per giornata storta, procedo allora da solo sulla Crasta de la Senda che a vederla dal basso potrebbe dar timore, è invece percorribile senza problemi anche perché è addomesticata in molti tratti in catena. Un po’ di attenzione va data nell’attraversamento di due lingue di neve che hanno i giorni contati dove è vietato sbagliare. Salgo senza problemi fino a quando arrivo sul tratto finale 50mt. sotto la cima dove ho la spiacevole sorpresa di trovare la strada sbarrata da un muro di neve ventata alto circa 2 mt. che ingoia la catena. Con varie peripizie cerco una strada per aggirare il muro, provo scalando le rocce a dx per 10 mt. ma arrivo ad un punto dove capisco che se qualcosa va storto sopra ridiscendere sarà un problema, dunque non avendo con me l’attrezzatura alpinistica ed essendo solo desisto. Ritornato sotto il muro cerco di aggirarlo dal basso traversando una breve placca liscia con appigli a scaglie per le mani che non danno tanta fiducia ma visto che sono qua a raccontarvelo vuol dire che hanno tenuto. Passato il muro trovo il pendio finale tra i massi innevato di neve marcia, qui inizio a salire ma dopo due passi mi ritrovo dentro una bella buca creata dal vuoto vicino alle rocce, qui dico stop…fine dei giochi. Avevo la sensazione di essere in un campo minato e ho deciso di tornare sui miei passi. Ok sono sostenitore e socio della REGA ,ma spaccarsi le gambe gratuitamente sfidando la sorte tra le rocce non vale la pena oltre al fatto che in cima sono salito già due volte. Tirato le somme: sempre bella la salita al Piz Julier e credo molto probabilmente che con la definitiva sparizione tra una settimana della neve sul tratto finale lo sarà ancora di più, certo la salita è molto addomesticata da catene che ai puristi non piace, ma se si vuole si può anche non toccarle, liberi di farlo.

Salito con Andrea Camma in una giornata climaticamente perfetta. Per foto report itinerario completo digita sul mio sito blog (Su e giù…con lo zaino 3)

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