- Accesso stradale
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Simpatico concatenamento di difficoltà mai eccessive, anche se protezioni sempre da integrare. Noi abbiamo salito la via normale alla torre, facendo un primo tiro lungo (fino al comodo terrazzino, saltando le soste intermedie) molto bello, mentre il secondo è una traversata su erba che porta alla sosta per le calate. Da qui scesi con una doppia con corde da 60 nel canalone alla base del fungo (occhio alle pietre che possono cadere scendendo in doppia xké arrivano tutte alla sosta, ne sono testimone una mi ha presa in pieno). Primo tiro del fungo umido e viscido ma si scala lo stesso, l’ho unito al secondo ma le corde tirano un po’. Ultimo tiro del fungo per arrivare in vetta delicato e aereo ma non difficile.
Doppia dal fungo: dopo la parte nel vuoto rimanere in cresta e rinviare le corde nel fittone che si era incontrato durante la salita, per evitare pendoli. Due tiri della Lancia: entrambi molto belli, soprattutto l’ultimo che ha un’uscita quasi strapiombante e delicata. C’è una clessidra mega ma nascosta da un ciuffo d’erba, infilarci un cordino con una mano sola è stata un’impresa. Doppie dalla Lancia: eravamo in tanti ne abbiamo attrezzate contemporaneamente una da 60 e due da 30, tornando al terrazzino d’inizio della normale alla Torre.
Nota: come ci aveva giustamente avvisati Claudio, il gestore del rif. Porta, un breve tratto di accesso del sentiero al Fungo è franato. Qualche settimana fa’ è morta una ragazza in questo punto, per cui noi abbiamo attrezzato una corda fissa da un alberello ad un masso. Considerando che eravamo in 11 e che era tutto bagnato meglio non prendersi rischi. Fare attenzione.
Di nuovo cordata girlpower con Alessia e Vi, stavolta con Mich e Jean che ci precedevano. In tutto in 11 a fare il giro, tutti ottimi direi!
Un ringraziamento al sig. Claudio gestore del rif. Porta, nel quale per 3 gg siamo stati come a casa e abbiamo mangiato le sue speciali paste fatte in casa, merita una visita!
Gita di 3 gg del CAI Verrès.