Innanzitutto un ringraziamento sincero e sentito agli apritori di questo bellissimo itinerario!
Avvicinamento ben segnalato con ometti in pietra. Dopo la passerella di legno, costeggiare la Dora lungo un evidente sentiero , risalire una pietraia e seguendo gli ometti puntare a destra.
Salire un pendio erboso ed umido al mattino (un filo di attenzione).
La partenza si identifica perchè sulla sinistra del pendio (faccia alla parete) spunta un bastone obliquo incastrato su una sorta di pulpito dove è situato l’attacco.
L’ arrampicata è molto continua, si articola in prevalenza su placche lievemente appoggiate intervallate da alcuni piccoli tetti che si superano con belle sequenze di movimenti. La chiodatura è distanziata, mai pericolosa ma richiede una completa padronanza del grado proposto. I tiri sono veramente lunghi. Le soste ottime ed allestite con materiale eccellente; la discesa a doppie è rapida e fluente.
Materiale aggiuntivo inutile: entra solo un BD n.1 nella fessura obliqua del IV tiro.
In conclusione: veramente una gran bella via in una fantastica cornice di montagne.
Pierfrancesco Brignolo, Giovanni De Rosa. Un giorno felice.