Gregorio (Monte) da Brosso, anello per i Monti Cavallaria, le Colme, Betogne

Gregorio (Monte) da Brosso, anello per i Monti Cavallaria, le Colme, Betogne
La gita
rfausone
4 03/04/2010
Accesso stradale
senza problemi
Traccia GPX
Traversata M. Cavallaria, Le Colme, M. Gregorio, M. Betogne, Torretta delle Cime
Torretta delle cime, anello da Baio Dora

Molta neve nel tratto Le Colme, Gregorio, Torretta delle Cime. Oggi le difficoltà sono alpinistiche proprio a causa della neve ed è questo che mi suggerisce le ****. Giornata grigia.
Indispensabile la picca ed utili ramponi.

Le previsioni non sono particolarmente buone e decido di restare abbastanza vicino a casa. So che la Cavallaria è priva di neve ed è pure salibile le Colme senza troppa neve a fare da ostacolo. Decido quindi di venire qui per poi prendere un sentiero che taglia tutto il versante Sud del Gregorio passando da alcuni alpeggi per traversare al Monte Betogne ed alla Torretta delle Cime.
Parto da Brosso e seguo il sentiero numero 722 che riesce ad evitare quasi completamente la strada asfaltata e mi porta con alcuni tratti molto ripidi al Pian dei Muli. Qui vedo tre escursionisti (gente che corre in montagna?) che stanno arrivando in cima alla Cavallaria e che io raggiungo pochi istanti dopo. Parto quasi subito per le Colme e pestando un po’ di neve arrivo in cima. La neve è abbastanza dura e mi salta in mente di provare ad arrivare alle ultime 2 cime del giro passando dal Gregorio. Inizio a salire su tratti ripidi e ho solo la picca piccola con me e sono senza ramponi, anche perché avevo scelto di non salire il Gregorio e nel giro previsto mi aspettavo poca neve. Ed invece eccomi qui su tratti a volte abbastanza ripidi, ma la neve tiene bene. Devo comunque essere concentrato per evitare cadute, primo perché a volte la neve copre con un sottile strato delle lastre piatte e ripide assolutamente non visibili e qui lo scarpone non fa presa rischiando di scivolare, secondo perché con questa picca e questa neve sul ripido avrei difficoltà a fermarmi. L’unico modo sarebbe usare il puntale e non la punta, ma questa è una manovra più lenta del classico blocco con la punta. Insomma meglio non cadere!
Dopo aver superato un breve canalino più ripido, arrivo finalmente in cima ai pendii più ripidi e proseguo per la facile cresta fino in vetta. La cresta ha alcune grosse cornici sul versante Sud, ma basta tenersi a debita distanza per evitare ogni rischio. Da poco prima di spuntare in cresta mi sono ritrovato circondato da nubi che avvolgono tutto e portano la visibilità a 10-20 metri e se questo non mi ostacola per la salita, sarà un problema per la discesa. Faccio una breve sosta per mangiare e bere qualcosa prima di iniziare a scendere. Il problema principale è trovare la giusta direzione all’inizio poi tutto sarà certamente più facile, poiché basterà seguire la cresta. Trovo molto velocemente le roccette che mi porteranno sulla cresta Sud-Est che scende dal Gregorio al Betogne. Anche qui devo scendere con un po’ di attenzione, poiché ci sono alcune piccole cornici sul lato Sud ed è sempre abbastanza ripido. Quando finisco le roccette arrivando sulla dorsale, esco anche dalle nubi e tutto sarà più semplice. Ora arrivo molto velocemente fino alla Torretta delle Cime dove farò un’altra breve sosta per un piccolo spuntino e per cercare di capire come fare per tornare a Brosso. Questo poiché mi aspetto che il sentiero da qui in poi sia poco battuto e soprattutto nella parte bassa sarà di difficile interpretazione. La discesa sarà su di un sentiero veramente essenziale e se non fosse per i tanti ometti sarebbe difficoltoso da seguire anche per uno come me abituato a seguire flebili tracce. Arrivato ad una quota di circa 1000 metri taglio per Pra di Vico e da qui in poi vado a naso fino ad arrivare facilmente al parcheggio e soprattutto senza prender pioggia.

Link copiato