


Effettuato giro ad anello.
Andata. Partiti prendendo il Gta a metà strada tra Margone e lago di Malciaussia, circa all’altezza del lago Falin (o poco oltre), abbiamo preso il sentiero dei cacciatori (seminascosto). Non avendo trovato subito l’attacco del sentiero ho lottato contro i rododendri per almeno una cinquantina di metri di dislivello. Poi su a destra della Piccola Uja abbiamo salito la cosiddetta scala dell’Uja, che è un passaggio obbligato per poter accedere al pianoro successivo, poi a sinistra sulla dorsale della Grand’Uja per poi salire dolcemente fino in vetta. Abbiamo raggiunto prima l’anticima sormontata da un piloncino in pietra e poi la cima vera e propria con la croce. Bellissima giornata con panorama a 360°.
Ritorno. Discesa sulla dorsale spartiacque tra val di Viù e val di Susa di sfasciumi con semidistruzione ginocchia, per giungere al passo Coupe Trape. Siamo passati sul versante valsusino fino ad accedere al colle delle Coupe. Questo tratto di sentiero è ormai solo più accennato, meglio fare attenzione per non rischiare di scivolare, soprattutto nei casi in cui l’erba risultasse bagnata. Dal colle delle Coupe giù sul sentiero per il lago Nero e poi arrivati sopra il lago di Malciaussia sterzato a destra e ripreso il Gta fino al punto di partenza.
Tutto il giro con una temperatura ben diversa da quella riscontrata nei giorni addietro. Un vento freddo che ci ha quasi costantemente accompagnati. Quindi quasi sempre abbiamo indossato il pile e nelle due tappe intermedie abbiamo addirittura indossato la giaccavento! Da non credere, sotto i 2700 m.s.l.m.!!!
Capogita Adriano.