Drone (Pointe de), Grande Chenalette, Mont Fourchon, Pain de Sucre dal Colle del Gran San Bernardo, anello di cresta

Drone (Pointe de), Grande Chenalette, Mont Fourchon, Pain de Sucre dal Colle del Gran San Bernardo, anello di cresta
La gita
diecimilapiedi
5 14/10/2017
Accesso stradale
Strada del colle del Gran San Bernardo aperta e molto frequentata ( a causa della chiusura per alcune settimane del tunn

Novemilaseicentosettantotto piedi, eccetera. Oggi le cinque stelle ci vogliono tutte, una per ognuna delle cime salite in una giornata spettacolare, in cui il sostantivo nuvola è stato cancellato dal vocabolario…
La prima meta (Grand Chenalette) si raggiunge con un percorso piuttosto verticale di ferrata (scale, catene, cavi,…) e regala un magnifico colpo d’occhio. Il tratto verso la Pointe de Drone ha minori aiuti artificiali, ma transitando anche su pendii esposti all’inverso, presenta alcune chiazze di neve recente che richiedono attenzione per non scivolare, così come la discesa dal Drone al Col de Fonteinte; a questo punto le catene e i cavi terminano, anche se, come vedremo, non finiscono le difficoltà.
Proseguiamo in salita e poi una breve deviazione a destra rispetto la linea di cresta ci permette di raggiungere quasi in falsopiano la Tete de Fonteinte, caratterizzata da due grossi ometti in pietra; ritorno sui propri passi e discesa al col Fenetre de Ferret, da cui si vedono i bei laghi de Fenetre, ma…gambe in spalla, che non siamo nemmeno ancora a metà dell’escursione!
Prima del Fourchon ci sono un paio di anticime che vanno salite e scese (sempre in cresta) scavalcando grossi massi con l’aiuto delle mani, in alcuni tratti mantenendosi sull’ombroso e duro versante settentrionale, in un altro risalendo una ripida placconata, fortunatamente solcata da piccole cenge che facilitano la progressione (anche qui necessario l’uso delle mani).
Ormai in vista del Fourchon, superiamo con alcuni passi di arrampicata i massi che incontriamo e siamo sulla angusta punta: ecco qua Bianco e Jorasses vicini vicini…
Discesa al colletto e su per l’ultima di oggi: anche l’aguzzo Pain de Sucre presenta tratti innevati da salire con circospezione, anche se i numerosi ometti e spesso tracce di sentiero facilitano l’ascesa: dalla cima è evidente l’intero anello percorso partendo dall’Ospizio.
Ritorno al colletto e senza più difficoltà di sorta giù per l’ampio vallone fino alla statale raggiunta in subito prima della galleria e quindi all’auto.
Dislivello 1100 metri in 11,5 km, che richiedono però ,a causa degli innumerevoli munta-cala, circa sei ore e mezzo; difficoltà EE/F in più di un tratto dell’anello.
Casco consigliabile, imbragatura e longe superflue, gita raccomandabile.
Con la trascinante compagnia di Antonio e Gian Mario .

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