- Accesso stradale
- sterrata in discrete condizioni fino al Colle Bandia
Lasciato auto al Colle Bandia, siamo passati per il Colle dell’Ancoccia e il laghetto delle Meja, per puntare poi al Colletto della Meja su comodo sentiero in traverso. Da qui proseguito per cresta seguendo ometti e vaghe tracce, senza alcuna difficoltà fino alla cima ovest, con la bella croce blu. Per proseguire alla cima est, che da qui pare irraggiungibile, bisogna seguire fedelmente le tacche di vernice blu ottimamente posizionate. Si scende ad un intaglio e si passa sul versante sud, scendendo 30-40 m per aggirare dei torrioni della cresta, su traccia di sentiero un po’ instabile e con pietre mobili, cautela a non scaricare su altri escursionisti. Si risale poi ad una forcella alla base della paretina finale, che presenta passi di I ben appigliati e non esposti, anche qui cautela per il pietrame mobile. Valutazione di questo tratto EE/F. Attenzione alla cima con la campana che è piuttosto aerea.
Ritornati poi dalla cima ovest al campo base in tenda al laghetto della Meja.
Il Becco Nero l’abbiamo poi salito rapidamente al mattino per assistere all’alba, salita comoda e facile dal Colle dell’Ancoccia, e discesa dal sentiero Rosetta che percorre la cresta ovest.
Abbiamo effettuato la salita serale, per assistere al tramonto della cima. Tramonto che si è rivelato essere uno dei più belli mai visti, con il cielo infuocato e il sole che si incuneava ad ovest tra Rocca la Meja ed il più lontano Oronaye.