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note:
E’giugno e il clima è ormai monsonico tropicale, ma c’è chi non si rassegna ancora a metter da parte gli sci. Siamo un terzetto forte e motivato e, dopo tre ore di macchina, raggiungiamo la Cabanne Brunet a 2100 m circa sopra Fionnay. Nota speciale di merito a Roby che estrae una terrina con mezzo chilo di pasta fredda! Mancherebbero solo 600 m per arrivare alla Cabanne de Panossiere, ma impieghiamo 3 ore di cammino per un sentiero che ci irride con continui sali scendi. La Cabanne è più un albergo che un rifugio: troppo “lusso” per chi è abituato ad altri rifugi! Per le 9 siamo in branda, cullati dai boati dei seracchi che si staccano. Sveglia alle 2 AM (“ma come? mi ero appena addormentato!”)colazione e per le tre siamo in marcia. Procediamo veloci e silenziosi alla luce delle frontali. In tre ore raggiungiamo la base del Corridor. Ci leghiamo in cordata e iniziamo a risalire pendii via via più sostenuti sovrastati dall’enorme seraccata sulle “ali di gabbiano”. La testa mi ciondola per il poco sonno, ma lentamente e inesorabilmente prendiamo quota fino ad arrivare al colle ai piedi del Mur de la Cote che è un’incredibile scivolo inclinato a 45° con un’uscita sui 50°. Decidiamo di affrontarlo con ramponi e picca e, una volta superatolo, ci dirigiamo alla vetta dell’Aguille Croissant, la più vicina delle due, poiché le nebbie stanno già montando. Alle 11 meno un quarto usciamo in vetta, dove rimaniamo giusto il tempo di brindare e scattare le foto di rito e poi iniziamo la discesa. Arrivati al colle siamo già tra le nebbie ed il nevischio. Discesa del Corridor con neve da favola e poi lungo rientro al rifugio sul pianeggiante ed eterno ghiacciaio. Il sentiero di rientro alla macchina ci obbliga ad estrarre le ultime energie residue. E’ proprio il caso di dire che arriviamo “distrutti ma felici”. Dove andiamo il weekend prossimo? Un grazie ai fantastici compagni di gita: Roby e Rino