Simpatico percorso in ambienti superlativi e, inutile sottolinearlo, ingiustamente trascurati come un po’ tutta la zona del Ruitor (Testa del Ruitor e tratti di Alta Via esclusi).
La valutazione PD la trovo correttissima.
Siamo saliti scendendo a destra e costeggiando il Lago inferiore per poi risalire sul lato sinistro orografico del torrente (il percorso di sinistra abbrevia forse un po’ ma il cavo inferiore del ponte tibetano non era tirato bene, ci han detto al rifugio).
Pochi ometti, ma abastanza da non perdere mail il (del resto intuitiv percorso). La salita del ghiacciaio del Grand Assaly rende molto (250 m dislivello) e consente di recuperare il tempo speso nei piani.Dal colletto si piega prima a destra, poi ci si porterà a sinistra sul lato francese. Molto ben segnato dal colle alla vetta, meglio che non in basso… Il tratto di II grado è piccolo come sviluppo (4 m al massimo).
Dalla vetta panorama grandioso (e per me, frequentatore del versante dx orografico del Gruppo, interessantemente complementare).
3h07′ dal rifugio prendendocela molto comoda (foto, soste), 2h30′ in discesa (idem…)
con la guida e amico Marco Tamponi