Non abbiamo seguito l’itinerario originale..lo abbiamo modificato in base alle condizioni intuite…
Gia’ nel momento in cui siamo saliti alla Grivola abbiamo visto la terminale del pendio-canale del S Pientro abbastanza aperta e con dei tratti del pendio molto probabilmente ghiacciati…abbiamo anche escluso la salita della cresta dal colle di Money per evitare di allungare troppo i tempi e percorrere il ghiacciaio ormai aperto ed annerito…quindi abbiamo optato per la soluzione piu’ comoda e sicura…
dal bivacco abbiamo risalito il ghiacciaio del Coupe’ di Money (attenzione a qualche apertura al ritorno) siamo risaliti al colle Paganini (terminale aperta ma ancora ben passabile) e percorso l’ultimo tratto della cresta rocciosa che porta ai piedi del S Andrea Nord… abbiamo risalito il S Andrea Sud dove dalla spalla abbiamo allestito una nuova doppia per scenderne il versante SE..da qui per sfasciumi siamo risaliti al colle di S Pietro ed abbiamo tenuto il classico percordo sulla parete E per blocchi di roccia e cenge fino in punta…
discesa sfruttando le varie doppie gia’ in loco…risaliti al S Andrea Sud, tenendosi ora sul lato sx al momento della risalita finale, risalendo un breve canalino ed attaccando una paretina di ottima roccia , nei pressi di un enorme buco tra le rocce di cresta, che riporta sulla spalla del S Andrea (sarebbe stato piu’ comodo scendere anche da qui in doppia).
Toccata la punta Sud siamo poi risaliti al S Andrea Nord per pietre accatastate..ridiscesi siamo arrivati sulla spalla nevosa che lo collega al S Orso (cornice prossima a crollare) ed abbiamo risalito la cresta di roccia non buona…poi, ripercorrendo sempre la crestina rocciosa che riporta al colle Paganini.. ritorniamo al bivacco ,dove, per la seconda serata di fila, ci siamo goduti un tramonto spettacolare sul gruppo del Grampa, in attesa di salire le due Patrì il giorno seguente..
Da tempo desideravo salire nuovamente il S Pietro…mentre gli altri apostoli e le Patrì sono per me molto recenti…ma l’idea di tornare per concatenare la traversata mi ha solleticata…ma lo stimolo e’ stato dato sopratutto da Andrea che tanto e da tanto desiderava questo ”viaggio” fuori dal tempo e dai luoghi comuni..un ambiente che trasmette solitudine..e che richiama l’alpinismo ormai un po’ abbandonato.. tra queste montagne che possono essere apprezzate solo da chi le ama veramente..quindi un grazie al mio compagno che mi ha ridato l’opportunita’ di rivivere questi posti in modo magico..dove il tempo sembra fermarsi talmente lo si passa piacevolmente e dove si vorrebbe che non passasse mai