- Accesso stradale
- ottimo, moltissimi parcheggi
Gita molto piacevole, io ho lasciato l’auto nel parcheggio basso della cava, ma volendo si può salire fin sotto la diga. Sentiero dapprima lungo diga che permette di prendere il ritmo, poi molto redditizio fino al Col de la Masse raggiunto in un’ora e mezza. Da qui in poi si abbandonano le tracce principali per continuare a destra sul crinale di una antica morena, buona traccia ancora fino a 3100 m, poi gli ultimi 100 m per sbucare in cresta sono stati molto faticosi a causa del terreno misto terriccio sfasciumi resi fanghiglia dalle piogge/nevicate dei giorni scorsi.Raggiunta la sella alla base della cresta est, si può scegliere se salire liberamente per i grossi blocchi accatastati (soluzione che ho scelto in salita, divertente e facile arrampicata) oppure spostarsi leggermente a destra salendo per una traccia di sentiero ripida ma priva di difficoltà (soluzione adottata in discesa).
Raggiunta la cima che sin qui sembrava imponente, diventa poca cosa in confronto alla vicina Pointe de l’Echelle, da dove stavano arrivando tre alpinisti italiani che erano appena saliti in cima.
Peccato per la nuvolosità alta che ha un po’ limitato le luci ed i panorami, anche se non sono mancati bei momenti di sole. Temperatura comunque non fredda e senza vento.
Discesa tranquilla e allo stesso tempo veloce.
Molti escursionisti al Rateau d’Aussois solo noi 4 italiani qui, il mondo nella zona rifugi.