Gran Pilastro o Hochfeiler dal Lago di Neves per il Rifugio Ponte di Ghiaccio

Gran Pilastro o Hochfeiler dal Lago di Neves per il Rifugio Ponte di Ghiaccio
La gita
ste_6962
4 23/08/2002
Accesso stradale
arrivati in auto fino al Lago di Neves

Nell’ambito delle periodo di ferie trascorso in Tentino e in Alto Adige…era compresa anche la salita al Gran Pilastro, la montagna più elevata delle Alpi Aurine. La nostra scelta è caduta per la via normale che sale dalla Val di Tures. Siamo arrivati il 22 agosto al Lago di Neves nel primo pomeriggio e saliti in 2 orette di comodo cammino al bel Rifugio Ponte di Ghiaccio. Un rifugio bello e accogliente, tutto in legno e che ha mantenuto l’atmosfera di rifugio alpino vecchia maniera. Fortunatamente eravamo presenti non più di una quindicina di persone e la permanenza al rifugio è stata decisamente gradevole. Da segnalare l’ottimo trattamento ricevuto, la cortesia dei gestori e la bravura del cuoco…infatti si mangiava benissimo ! Al mattino successivo, la sveglia è suonata alle 4,00, colazione alle 4,30 e intorno alle 5 la partenza. La prima parte del percorso si svolge su sentiero segnalato fino alla Forcella di Punta Bianca, raggiunta agevolmente e senza faticare troppo. Poi abbiamo sceso una conca di pietrame e neve fino a raggiungere il Ghiacciaio del Gran Pilastro, che abbiamo trovato molto secco e crepacciato, e attraversato con un semicerchio verso destra fino a mettere piede sulla grande conca detritica che scende dalla cresta SO del Gran Pilastro che si vede molto bene in alto a destra. La risalita della ripida pietraia e delle lingue nevose che portavano alla forcella di quota 3250 m. lungo la cresta SO è stata faticosa e duretta, il terreno era franoso e instabile…ideale per “spaccare” le gambe e “triturare” le dita dei piedi..! La cresta SO era tutta ben innevata e il percorso si è rivelato davvero piacevole e divertente, bello il tratto finale dove la cresta si restringe e l’arrivo in vetta. Una salita piacevole e di soddisfazione….anche se il saliscendi della ripida pietraia sotto la cresta SO e quella per risalire alla Forcella di Punta Bianca…mettono a dura prova piedi e gambe ! Bisogna essere ben allenati e disponibili a muoversi su ripide chine di pietrame insomma ! Ma rimane comunque una grande montagna che merita di essere salita ! La giornata era discreta, con cielo prima sereno e poi in parte nuvoloso, e con il panorama limitato alle cime nei dintorni delle Alpi Aurine. In vetta abbiamo incontrato almeno 50 persone, quasi tutte salite dall’altra via normale che sale dalla Val di Vizze e dal Rifugio Gran Pilastro. Mentre dalla via seguita da noi due solamente altri 4 alpinisti partiti come noi dal Rifugio Ponte di Ghiaccio. Dopo 1 oretta abbondante di permanenza in vetta iniziamo la discesa che ci riporterà al Rifugio, dove trascorreremo un’altra notte prima di scendere a fondovalle e di ritornare a casa…dato che era la gita conclusiva…purtroppo le nostre ferie erano finite !

Tre belle giornate trascorse in questo angolo della Val di Tures e sul Gran Pilastro, che ha ripagato le nostre aspettative e la scelta di salirlo ! Bella montagna e bella gita, ne è valsa la pena ! Compagno di gita e di cordata il mio socio Gianni D. del CAI Ule Genova.

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