Lunga, lunghissima… Ma meravigliosa!!
Partiti alle 3:30 dallo Chabod… Accesso al colle Bonney su vaghe tracce ed ometti nella prima parte, sul ghiacciaio invece poco o scarso rigelo… Canale di accesso in buone condizioni, terminale agevole e primi mt un pò delicati per la mancanza di neve…
Dal colle si inizia l’interminabile cavalcata di cresta, bisogna avere un ottimo senso della progressione ed essere veloci con le manovre di corda, segni di ramponi sulla roccia indicano spesso la giusta direzione… Alcuni torrioni si aggirano versante Valsavarenche, ma almeno nel primo tratto fino alla Montandaynè si passa piuttosto sul soleggiato lato di Cogne.
Dalla cima della Montandaynè si prosegue qualche mt in discesa sulla cresta (doppia già visibile)… Qui ci si cala per una ventina di mt fino ad un’altra sosta, dalla quale poi si scende fino alle terrazze da bivacco descritte da Grassi… Per scendere al colle si disarrampica su terreno misto delicato dentro un canaletto lato nord, per poi riguadagnare il filo di cresta e scendere facilmente.
Da qui in avanti traversata classica, ancora lunga e abbastanza complessa dal punto di vista della gestione della corda… Buone condizioni con qualche tratto di ghiaccio nei trasferimenti su neve… Le soste tra le cime del Piccolo Paradiso sono attrezzate con spit e maillont, arrampicata sempre molto aerea ma su roccia ottima in alcuni tratti… Dal colle del Piccolo in avanti abbiamo trovato neve sfondosa a causa dello zero termico molto alto, ringraziamo chi ha tracciato nei giorni scorsi, immaginiamo il culo che ci sono fatti.. Grazie!!
Discesa dal Laveciau non bella, tanti crepi sulla traccia, occhio!
Usata una corda da 50mt.
Queste le nostre tempistiche: 2h Chabod-Bonney, 3h Bonney-colle Montandaynè, 3h30 colle-Granpa… 8h30 rifugio-cima per un totale di 10h30 rifugio-rifugio.
Grazie a Fabri per la bellissima giornata e grazie alla super accoglienza dello Chabod!