salita d’altri tempi! Non banale e decisamente lunga, aggiungo ancora qualche particolare a quanto a già detto il mio socio ivo. Per arrivare al colle bisogna continuare fino al fondo del vallone e non come noi che al buio abbiamo iniziato a risalire una linea di neve poco prima e viste le difficoltà, abbiamo supposto che non poteva essere la salita al colle, ridiscesa e continuato poi fino al fondo e solo qui appare evidente la salita. Dalla cima nella prima parte sul lato nord qualche tratto di misto delicato su neve non sempre compatta, nella seconda parte che da prevalentemente sul lato sud progressione molto a rischio perche ci si muove su sfasciumi molto precari, quei pochi tratti di neve erano con neve molle e scivolosa, conveniva tenersi sulla roccia nonstante i ramponi. Qualche passaggio non banale come pure la ricerca del passaggio giusto. Su tre doppie abbiamo sostituito i cordini. Come già detto abbiamo evitato l’ultima parte della salita ma quella fatta era più che sufficente come itinerario e avventura. Direi che sconsiglio decisamente la salita d’estate senza o con poca neve e con alte temperature, troppo pericoloso, impressionante vedere andare giù qualche tonnellata di roccia per centinaia di metri e scivolare poi sul ghiacciaio… a noi è andata bene. Le quattro stelle sono una media, 3 per la roccia e 5 per l’ambiente