Tutti presi bene dagli ultimi report sulle condizioni, non diamo troppo peso alla nevicata del giorno prima, pensando che avrebbe fatto solo una piccola spolverata. Qual grave errore! Tra neve fresca e nuove slavine battiamo traccia sprofondando fino alla coscia (o fino al ginocchio nei punti fortunati), davvero pochi tratti con neve portante. Terminale ben coperta, almeno quella si passa tranquillamente…
Poi un bel traverso su ghiaccio spaccoso alternato a neve sfondosa, e per concludere ultimo tratto con neve inconsistente appoggiata su ghiaccio noioso, tratto davvero delicato.
Per finire in bellezza abbiamo deciso di uscire dritti per dritti, sfondando fino alla pancia, tanto ormai, schifo per schifo…
Partiti 1:30 dal parcheggio, arrivati in vetta poco prima delle 9. Tantissime cordate dietro di noi, una a fianco a battere un’altra traccia. Qualcuno vista la salita terribile ha deciso di puntare verso le cresta NO.
Dalla “vera vetta” scesi per un breve canalino che porta sotto la ‘ferrata’ per la madonnina, dove non siamo andati visto che era affollata come un centro commerciale, è l’Hillary Step dei poveri.. Discesa rapida, crepacci tutti chiusi, neve quasi fino al rifugio Chabod.
Con Enri, anche questa parete è fatta. Un saluto a Valy, ci siamo riconosciuti in vetta dopo aver battuto le tracce fianco a fianco 😀