Gran Paradiso Parete Nord

Gran Paradiso Parete Nord
La gita
diegocecio
4 10/06/2018

Con i gervasuttiani Simone e Mirko. Partiti per lo Chabod alle 20 circa del Sabato sera. Dormito nel rifugio invernale (30euro con colazione). Sveglia alle 2:15, colazione e partenza. Mirko purtroppo si ritira dopo circa 1h di salita a causa di una indisposizione intestinale. Proseguo con Simone con gli sci ai piedi fin quasi alla terminale. Passata la teminale, mi metto avanti e ci accodiamo alle 3 cordate che ci precedono. Le condizioni della parete sono ottimali, si sale senza problemi. La cordata di testa procede con un ritmo leggermente più lento del nostro costringendoci a continue attese. Arrivati sotto il seracco, la cordata di testa rallenta moltissimo a causa di qualche tratto un poco ghiacciato. Nelle retrovie si comincia a dare segni di grande nervosismo (nervosismo poco apprezzato in primis da me ma anche da altre cordate forti costrette come noi a dover attendere; nervosismo che però ha ragion d’essere in quanto il seracco che incombe sopra le nostre teste non è rassicurante). Decido cosi, più per sfinimento che per altro, di superare sulla sx fuori traccia le tre cordate. Scelta giusta in quanto la progressione fuori traccia si dimostra molto agevole e in men che non si dica superiamo chi ci precede e ci ritroviamo sulla magnifica cresta terminale; scelta giusta ma che poteva concretizzarsi senza questa aggressività. Seguito il filo di cresta scendiamo di qualche metro sul versante da cui giunge la processione di cordate dalle vie normali; saliamo alla madonnina di vetta (affollata come via Roma) da uno spigolo laterale (bravo Simone che apre). Finalmente calziamo gli sci! Neve durissima ma a tratti molto godibile. Scendiamo con gli sci fino a 2500 metri, poco sotto lo Chabod. Da qui, discesa a piedi (penosa) con gli sci a spalle fino alla macchina dove troviamo Mirko ad aspettarci. Birrette al bar e rientro a casa dopo pennichella. Peccato per l’episodio sulla via in una gita che per il resto è stata molto rilassante grazie alle condizioni più che ottimali della nord.

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