giornata spettacolare dal punto di vista meteo, un po’ meno da quello delle mie condizioni fisiche đ
okkio al sentiero sulla morena dallo chabod: ad un certo punto si biforca (entrambe le diramazioni con traccia evidente ed ometti), ma quello di sx porta all’attacco della nord, e per riportarsi nel vallone che porta alla schiena d’asino tocca salire parecchio sul ghiacciaio per evitare dei seracchi, per poi ridiscendere, seguendo l’andamento dei crepacci, nel vallone suddetto…. il giochetto porta via 1 ora e 150 m di dislivello persi.
invece il percorso sulla dx porta direttamente sulla dx (sx orografica) del vallone.
A questo punto, invece di proseguire lungo il vallone per raggiungere la sella della schiena d’asino, ci siamo cimentati un po’ piu’ sul ripido risalendo in massima pendenza il “collo” dell’asino, con qualche metro di ghiaccio vivo e pendenze sui 45-50°, per poi continuare in cresta fino alla confluenza con la traccia dal Vittorio Emanuele.
Da qui si segue l’inequivocabile pista di migliaia di persone… Il mio disallenamento in realta’ ci ha ritardato di quel tando da evitare il pienone sulla crepaccia terminale e sulla cresta di vetta (5h15m dal rifugio), cosi’ abbiamo potuto goderci l’ultimo tratto senza troppe invettive.
In discesa abbiamo puntato verso il Vittorio Emanuele, cosi’ abbiamo visto anche le condizioni dell’altra via… tutto sommato non so se sia corretto classificare la via dallo Chabod F e l’altra PD… a me sembrano abbastanza sovrapponibili
Il rifugio Chabod e’ un incanto, ben gestito e ancora “vivibile”…il Vittorio Emanuele, purtroppo, invece, per quanto altrettanto ben gestito e ben posizionato, e’ ormai preso d’assalto da centinaia di persone, e ci si riesce a godere poco la magia (e il silenzio) del posto in cui si trova… so che e’ un discorso elitario e economicamente non sostenibile….pero’….
p.s.1: la discesa al campeggio di Pont ha comportato una ulteriore camminata verso il parcheggio: grazie ai ragazzi della Lada bianca che ci hanno offerto un passaggio per recuperare la nostra macchina!
p.s.2: grazie anche ai due ragazzi di Cuneo per la compagnia e per la foto in vetta
p.s.3: infine, grazie per la pazienza e per la fiducia, socio!