Diecimilacinquecentoquarantaquattro piedi. Per la prima (spero di una lunga serie) volta in Valgrisanche in una bella giornata di sole sul versante italiano e nuvole su quello francese, con Eolo talora un po’ invadente.
Ambienti selvaggi e privi di sentiero dal lago di San Grato in su, ma camminabili: molto ripidi gli ultimi venti metri per il colle di Sachere, poi piccoli e grossi massi fino al passaggio-chiave della “placca rocciosa rossastra” che richiede attenzione. Dall’intaglio per raggiungere l’anticima occorre usare le mani, ma gli appigli non mancano; collegamento con la cima senza difficoltà.
Le relazioni di Brunello56 ed Erba Olina hanno già perfettamente descritto nei dettagli l’escursione.
Il panorama dalla cima è maestoso e ripaga della fatica, dovuta anche alla presenza di neve ghiacciata sull’ultimo tratto.
Grazie a Monica per aver scelto e voluto con determinazione la gita.
Con la piacevolissima compagnia di Monica, Bruno e Gian Mario.