Si tratta sicuramente di una bella escursione, che si sviluppa in vallone molto bello, dal percorso vario e certamente, senza le nebbie, anche molto panoramica. Oggi, purtroppo, appena arrivati in vetta siamo stati avvolti da una nebbia fredda e umida che ci ha costretti a scendere fin troppo presto. La neve è continua da quota 2300 circa ed è quasi sempre portante. Anzi, causa grandinata nella notte e conseguente brusco abbassamento della temperatura, dal colle in poi era decisamente dura. Per cui picca e ramponi indispensabili, soprattutto in discesa. Nella prima parte dopo il colle, in particolare, si trovano alcuni tratti ghiacciati o verglassati e, essendo ripido terreno erboso-roccioso, non è stato molto divertente. Unico altro ostacolo alcuni guadi piuttosto “delicati”, sia per la portata d’acqua sia per la roccia scivolosa. Abbiamo lasciato l’auto al ponte con lo slargo la cui quota, secondo me, non è 1550 ma 1620 circa. La strada è tranquillamente percorribile anche da auto normali fino all’Alpe d’Ovarda. Comunque la parte sterrata da noi percorsa è decisamente migliore della parte asfaltata! Con Fausto.