- Accesso stradale
- Buon sterrato fino al pozzo Enel, peggiora leggermente se si vuole arrivare alla piazzola più alta.
Partito dalla piazzola di posteggio più alta (ovvero dal tornante da cui parte il sentiero in direzione Bergeria Martina) che dovrebbe essere a quota 1930, per cui il dislivello si riduce a 1385 m.
1h20′ al rifugio, da cui 2h per la vetta. Sentiero aereo sulla val Clarea ma in buono stato, mai stretto. Dal rifugio dirigersi verso il lago, poco prima di raggiungerlo una palina segna il bivio, ci si tiene alti sul lago (sinistra salendo) dopo un po’ la traccia scompare in una pietraia di rocce chiare, è facile perdere le tacche rosse, ma ci sono anche ometti, dopo qualche saliscendi riprende la traccia ottimamente segnata che permette di minimizzare la percorrenza su pietraia a favore del terriccio, a questo scopo prende quota per attraversare da sinistra verso destra una estesa zona di salti rocciosi detta “il fungo” per poi affrontare con molti tornanti talvolta larghi il pendio a tratti bello ripido proveniente dal lago: conviene seguire con pazienza le tacche… è il percorso più agevole! Dopo un po’ la traccia si sposta verso sinistra per arrivare al colletto della Vecchia, da cui a destra per breve cresta fino a contro la parete che sorregge la cima e poi a sinistra per il ripido pendio finale (da affrontare con attenzione soprattutto in discesa). Panorama nullo (cima nelle nuvole) e gran freddo.
Gita di ripiego, volevo andare in zona Bonneval ma mai fidarsi di Meteofrance, che verso le 8:30 ha cambiato le previsioni da “eclaircies” a coperto e pioggia… arrivato al moncenisio nuvoloni minacciosi mi hanno convinto a tornare indietro, vedendo peraltro cielo blu verso zona Ambin lato Italia.
Un grazie al volontario del rifugio che mi ha mostrato una foto con il percorso, e vista l’ora tarda mi ha incoraggiato dicendo che dal rifugio ci vogliono 2 ore… esattamente il tempo impiegato. Grazie anche a chi ha segnato la traccia… 20 anni fa, complici i nevai, la salita era più lenta e tesa.